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Di Napoli: “Napoli superiore nelle idee, Osimhen finalizzatore vero. Su Spalletti…”

Mattia Fele

L'analisi di Di Napoli

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Di Napoli, ex calciatore - tra le altre - di Napoli e Inter. Di seguito (sotto all'immagine ndr), un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Di Napoli a 1 Station Radio

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"Champions? Credo sia stata una buona tornata d'andata. Il Napoli non credo abbia grosse difficoltà al ritorno perché ha dimostrato una clamorosa superiorità territoriale e nelle idee. Per Inter e Milan il discorso è diverso, ma hanno comunque dato un segnale forte che fa gioire tutto il calcio italiano. Sono pillole di buon auspicio per il futuro. Al di là degli amori personali di ognuno, credo sia fondamentale che le nostre italiane vadano avanti nella competizione perché non fa altro che arricchire la nostra immagine e il nostro calcio, proprio anche economicamente.

Su Lukaku e Osimhen

"Per il Napoli il nigeriano è il finalizzatore di tutte le azioni e ha una potenzialità pazzesca, secondo me non ancora espressa del tutto. Può ancora migliorare e maturare, ma è comunque tutto il collettivo che lo mette in condizioni di esprimersi. Su Lukaku il discorso è diverso: l'Inter ha bisogno della qualità, dei gol e dell'uomo. Romelu è un ragazzo d'oro, si mette a disposizione e lo fa con gioia anche quando non fa gol. La sua condizione fisica era precaria, per cui spero che in questa fase finale si ritrovi il miglior Lukaku, giocatore troppo importante per i nerazzurri. Lukaku sposta di più come singolo rispetto a Osimhen, che sta facendo tanto ma non è da solo: penso ad Anguissa, Lozano, Di Lorenzo, Raspadori quando ha giocato al suo posto..."

Sul Napoli e il suo dominio

"Il gioco di Spalletti raccoglie i frutti di un lavoro passato del tecnico: ha una facilità nel creare questi inserimenti dei centrocampisti, senza contare il movimento senza palla degli uomini. Si smarcano tutti sempre in avanti, con un movimento che guarda al gioco e permette di avere un possesso di palla (fatto a grandi velocità) che non dà punti di riferimento agli avversari. Concludendo dico che la storia ce lo insegna, comunque: gli obiettivi si raggiungono sempre a partire da una buona difesa. Su questo do ragione ad Allegri. Poi è chiaro che se hai un potenziale offensivo che rende oro tutto ciò che tocca, si diventa una squadra completa anche a livello internazionale. Il Napoli ha avuto anche grande programmazione, poiché non ha speso tanti soldi...".

Sull'Empoli

"È un ambiente che conosco personalmente, conosco tutta la storia del presidente Corsi. Quando giocavo io lì il mio presidente era ancora lui: questo ti fa capire quanto sia di programmazione assoluta questa realtà. Partono dal settore giovanile e hanno il coraggio di inserire con gradualità e con parsimonia i giocatori del settore giovanile nella prima squadra, per poi ridarli al grande calcio. Questo alla lunga ha portato plusvalenze vere, fatte di grande programmazione. Una società che basa tutto su questo ed è molto solida grazie alle sue idee. Lì non fa un dramma neanche se si sbaglia una stagione e si retrocede: con le stesse idee riprogrammano la risalita nella massima serie. Stessa filosofia, anche nella scelta dell'allenatore, che comunque deve dare brio e pressione ad una piazza tranquilla rispetto a Napoli o a Salerno".