Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

interviste

Di Napoli: “Neres arma importante, ecco la differenza tra Lukaku e Osimhen”

Di Napoli: “Neres arma importante, ecco la differenza tra Lukaku e Osimhen” - immagine 1
L'ex azzurro ha parlato ai microfoni di 1 Station Radio
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Di Napoli, allenatore, ex giocatore di Napoli, Inter e Salernitana. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Italiane compatte, buone difese: un suo commento sulle partite di Champions…

“Il Bologna era all’esordio ed il pareggio ci può stare, mentre l’Inter ha fatto una grandissima gara contro il Man City, che è una delle più forti della Champions: vedrei questi due pareggi con grande entusiasmo”.


La nuova formula della Champions, anche un pareggio può fare la differenza. Perché Inzaghi era così adirato? Un campanello d’allarme?

“Inzaghi sa che può competere e sa che può vincere questa competizione: vuole il massimo da lui e dai suoi giocatori. L’Inter ha fatto una buona gara in casa del Manchester City, che non perde dal 2018. Tutto l’ambiente nerazzurro dev’essere soddisfatto”.

Questa nuova formula può essere sostenibile per l’Inter?

“Tutte le squadre abituate a giocare le coppe europee sono quindi rodate nel girare gli uomini. La gestione può essere difficile. Però, questo è il calendario, e quindi si deve fare di necessità virtù: chi ha la rosa più ampia, avrà più chance di andare in fondo”.

Quindi il solo impegno del campionato può essere un vantaggio per il Napoli?

“Giocare soltanto il campionato e la Coppa Italia può sicuramente essere un vantaggio. Quella di Conte, che ha riportato entusiasmo nell’ambiente, dopo lo scorso campionato, è una squadra che può lottare per lo scudetto”.

Chi è la favorita per lo scudetto?

“Siamo alla quarta giornata, possono esserci tanti imprevisti. Il Napoli si sta dimostrando una squadra che può dire la sua, anche grazie all’arrivo di Lukaku, vero leader carismatico. Non sempre le squadre più forti vincono: credo che una prima valutazione si possa fare tra qualche settimana”.

La sfida alla Juventus è sempre molto sentita: è già importante per la lotta scudetto?

“Non è mai una partita banale a prescindere da quando si giochi, se all’inizio o alla fine del campionato. Una vittoria può comportare rinnovata fiducia nei propri mezzi, mentre una sconfitta può, invece, provocare qualche confronto di troppo con le altre grandi. Ai fini dello scudetto, però, non è affatto indicativa”.

Il Napoli ha guadagnato leadership con l’arrivo di Lukaku, ma cosa ha perso con l’addio di Osimhen?

“Ha perso tanti gol, sicuramente, fa reparto da solo, però avere un giocatore che non rimane in un club con l’entusiasmo giusto, è solo controproducente. Lukaku è uomo squadra, coinvolge tutti i compagni, è più esperto: nei momenti di difficoltà, lanci la palla in avanti e può far salire tutti i suoi”.

Neres è un fenomeno, ma fa fatica a rubare il posto a Politano: perché secondo lei?

“Politano da più certezze tatticamente, ma Neres tornerà utile a questo Napoli: quando avrà capito come interpretare il ruolo, sarà un’arma molto importante per Conte”.

Un giudizio su Buongiorno: è un vero fenomeno in difesa?

“A me piace molto, ha dinamicità, ha corsa, è un giocatore che fa le due fasi in modo incredibile. Non potrà far altro che migliorare. È un acquisto importante, fra i migliori di questo mercato”.