Sul prossimo allenatore del Napoli: "Farei di tutto per poter prendere De Zerbi. Credo sia la persona giusta per poter ambire a grandi traguardi. Ha dimostrato grandissimo valore e personalità. Ha ben chiaro il gioco del calcio. È un sogno, ma so che è complicato. Prenderei un allenatore che abbia quella filosofia di gioco. In questi anni, il Napoli ha mostrato un gioco spumeggiante, che divertiva e, allo stesso tempo, otteneva risultati. Sceglierei De Zerbi, dunque, ma anche il ritorno di Sarri riaccenderebbe l’entusiasmo di tutto il popolo azzurro. Spalletti, ed anche i suoi predecessori, hanno fatto grandi giocatori che sono importanti, ma che non sono top player. Osimhen ha fatto grandi cose con Spalletti, così come Kvaratskhelia e Di Lorenzo. Quando hai un allenatore che ti prepara, sai quel che devi fare. È quel che facilita il calciatore a rendere di più. È ciò che è mancato quest’anno. Parliamo della tipologia di allenatore che serve al Napoli, a mio avviso. Attraverso il gioco si ottengono risultati, più delle giocate dei singoli".
Sull'interesse per Allegri: "Non può essere messo in discussione. I risultati sono dalla sua parte. Tuttavia, è un tipo di allenatore che non mi piace. È pragmatico, ma quando mancano i successi si evidenziano i limiti. Il calcio è spettacolo, si vuol vedere un certo tipo di gioco. Non me ne voglia, ma Max non è l’allenatore giusto per gli azzurri. Così come non sceglierei Antonio Conte, un allenatore che preferisce giocatori già affermati, che richiede risorse ingenti. Il Napoli ha sempre reso campioni i propri calciatori attraverso il gioco".
Sulla gara con l'Empoli: "I tifosi e la città meritano rispetto. Bisogna salvare questa stagione in riconoscenza di un popolo che ha reso grandi questi giocatori. Le motivazioni, però, fanno la differenza nel calcio. Il Napoli è superiore, ma i toscani hanno un obiettivo importante da inseguire. D’altronde, la squadra di Calzona ha spesso dimostrato mancanza di solidità".
Su Natan: "Direi di sì, punterei su di lui. Ha tutte le carte in regola per diventare grande. Con un allenatore giusto, il brasiliano, così come i suoi compagni, potrebbe beneficiarne".
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