Cosa aggiunge?
"C'è preoccupazione comunque. Abbiamo buoni giocatori, non abbiamo talenti come prima ma sarà un problema generazionale, ma si cerca solo il fisico e non si predilige più la tecnica. Nell'uno contro uno siamo indietro anni luce rispetto agli altri. I talenti ci sono, ma manca coraggio nell'usarli. Il nostro è un problema atavico. Dobbiamo sviluppare il talento. Abbiamo vinto con la Francia ma i problemi rimangono, sono sempre lì. Tutto parte delle società, se ci credi devi farli giocare i talenti. Si guarda di più l'aspetto fisico e tattico, quello tecnico solo all'ultimo".
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