Cosa non ha funzionato nell’Inghilterra di Southgate?
“Credo che a Southgate venga imputato il fatto di avere una nazionale molto forte. Tuttavia, non mi sento di crocifiggerlo come sta facendo la stampa inglese in questo momento. Ha dovuto fare a meno di Shaw, ed ha dovuto inventarsi diverse soluzioni a centrocampo, come Mainoo. È una squadra molto forte. Sarebbe difficile trovare un reparto composto da giocatori come Kane, Foden ed alle spalle Bellingham in altre nazionali. Esce Kane ed entra Palmer, capocannoniere del Chelsea e della Premier… Pensate al cambio Scamacca-Retegui, ci accorgiamo immediatamente della differenza. Non è una Inghilterra che ha brillato. In finale ha dovuto piegarsi al gioco della Spagna, senza mai entusiasmare in tutto il percorso. Quello che si imputa di più al tecnico, probabilmente, è la mancanza di gioco, con una squadra basata più sulle fiammate dei singoli. Difatti, in Inghilterra-Serbia, da me commentata, si è notato come gli inglesi si siano spenti dopo la rete del vantaggio di Bellingham. Il centrocampista, se in giornata, può essere il catalizzatore della squadra. Diversamente, rischia di essere il buco nero di un collettivo che dipende molto dal centrocampista del Real”.
La Nazionale azzurra attira sempre meno…
“C’è da dire anche che, una volta, la Nazionale, oltre a funzionare, poteva vantare giocatori presi dalle migliori squadre del campionato. Ricordo il motto ‘siamo 60 milioni di c.t.’, tutti avremmo potuto dibattere sulle convocazioni. Ad oggi, invece, non c’è così tanta varietà di scelta. L’aspetto drammatico è questo, si vanno anche a pescare giocatori da squadre dal sesto posto in poi, con qualità sicuramente minori. Certo, a Spalletti si potrebbe chiedere perché non è stato portato in Germania un giocatore mancino da impiegare come esterno offensivo. Tuttavia, non è che abbiamo lasciato a casa un Kvaratkshelia, un giocatore determinante. I campionati stranieri, inoltre, riescono a far emigrare i propri talenti, al fine di migliorarsi. I nostri giovani, un po’ perché sono ammoni e un po’ perché anche a ventuno anni non sono ritenuti pronti, non partono per campionati esteri”.
Spalletti aveva definito Bonaventura il proprio Bellingham…
“Bonaventura è un giocatore polivalente, eclettico, potrebbe stare bene dappertutto. Fossi in De Laurentiis, pur essendo propenso a puntare su soluzioni diverse, proverei a pensare anche ad un giocatore come lui. Può consentire di variare le soluzioni in campo. Il primo scudetto del Napoli, non dimentichiamolo, arrivò con l’inserimento di Ciccio Romano. Era un Bonaventura dell’epoca, che aveva buone qualità ma avrebbe potuto giocare in qualsiasi altra squadra. Eppure, spostò l’ago della bilancia del centrocampo del Napoli. Dunque, perché non pensare a Bonaventura come soluzione per il Napoli? Anche l’esclusione in Nazionale è stata un po’ strana. Le convocazioni possono essere state fatte in funzione di garantire alla Nazionale un gruppo che godesse di una migliore preparazione. Fagioli? Si potrebbe pensare sia stato scelto perché non logorato da una stagione, ma Spalletti credo ci abbia creduto poco durante il percorso. È stato un Europeo poco godibile. Trend confermato anche nella finale di ieri. La differenza con il Mondiale qatariota è stata evidente. I giocatori, nel 2022, erano nel miglior momento della stagione, con uno stato di forma che, in autunno, poteva essere ottimale”.
Questa mattina, Lotito ha parlato di una trattativa per Greenwood nella quale, però, si è inserito al Napoli. Cosa può dare l’inglese al Napoli? La sua storia personale può essere ignorata?
“E’ una bella trappola di domanda… Almeno personalmente, gli aspetti extracalcistici sono sempre molto importanti nella valutazione di un giocatore. Qualcuno potrebbe obiettarmi di Maradona, ma sull’argentino c’era solo da ammirare. Inoltre, Diego aveva fatto del male solo a sé stesso. Qui siamo di fronte ad un giocatore che non ha nulla a che fare con Maradona. La sua storia non è bella e non è passata in giudicato, rendendo la vicenda ancor meno piacevole. Se uno sbaglia e paga, allora ha sistemato i propri conti. Qui non c’è stata pena o giudizio. La fidanzata ha ritirato la denuncia, ma i fatti sono ben documentati. Da un punto di vista morale non è che mi faccia saltare di gioia. Il calciatore, dal punto di vista sportivo, potrebbe essere utile agli azzurri. Potrebbe essere impiegato come esterno o punta, portando tanti gol alla squadra. Tuttavia, ad essere sincero, non sarei troppo felice di un suo trasferimento”.
Buongiorno è il grande difensore apprezzato a Torino o il giocatore che non ha disputato nemmeno un minuto all’Europeo?
“Se parliamo nell’ottica del campionato italiano, è un grande difensore. Nel panorama europeo è uno dei tanti, con la possibilità di imporsi anche nel calcio internazionale”.
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