Palladino? Ho avuto la fortuna di giocare con lui, si è dimostrato molto intelligente: a Monza giocava a 3, quest'anno all'inizio si è reso conto che alcune dinamiche non erano ottimali e ha avuto la forza di cambiare, lanciando anche giovani come Comuzzo. Sta facendo grandi cose, l'esplosione di Kean è derivata dalla sua fiducia e dall'ambiente ideale. I moduli ormai sono abbastanza dinamici, si parla di numeri solo sulla carta: Palladino, come la nuova generazione di allenatori, è intelligente e pronto a cambiare. Il calcio moderno prevede di saper fare tutto.
Perché è difficile imporsi nel Milan? Un esempio: Tonali nel primo anno al Milan ne ha sentite di ogni, nel secondo anno è stato decisivo per lo Scudetto. Alcuni giocatori hanno subito un approccio formidabile, altri si fanno aspettare. De Ketelaere l'anno scorso ha trovato Gasperini e ha messo in mostra le sue grandi qualità. Giocatore formidabile, lo era anche al Milan ma lì non hanno voluto o saputo aspettarlo. Thiago Motta? Sta facendo vedere più una solidità difensiva rispetto al bel gioco mostrato l'anno scorso a Bologna".
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