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interviste
Di Caro: “Italiano ieri sembrava Zeman, per le grandi squadre serve altro…”
A Radio Crc, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Andrea Di Caro, vice-direttore della Gazzetta dello Sport, che ha parlato di Italiano e del suo stile di gioco.
“Per la Fiorentina è stata la prima vera esperienza di un certo livello. Peccato perché Fiorentina e Roma potevano vincere, sono state in artista fino alla fine, ma non è andata. Ho sempre pensato che avere le italiane in finale non rappresentasse la rinascita del calcio italiano, ma è importante proseguire su questa squadra. Resta solo l’Inter che è chiamato all’impresa più difficile, ma a volte quelle più difficili possono avverarsi. Italiano gode di grande stima da parte degli addetti ai lavori. E’ un tecnico che ha idee, dà una identità alla squadra, indubbiamente però, oltre all’identità di gioco e al calcio propositivo, ho visto spesso anche tante ingenuità difensive. La Fiorentina subisce troppo, va detto che dipende molto dagli interpreti, ma il gioco di Italiano è un po' rischioso. Quella di ieri sembrava un po' la difesa di Zeman.
Il gioco di Italiano fa brillare una coralità di giocatori e infatti è proprio il gioco il punto di forza della Fiorentina, ma poi dipende anche dall’obiettivo del club perché se vuoi arrivare nono, il gioco ti dà qualcosa in più, nella grande squadra però, servono gli interpreti di un certo lavello altrimenti questo gioco non lo reggi. Capisco i dubbi dei tifosi del Napoli perché potrebbero godere di questa impresa e invece devono pensare a chi sarà il prossimo allenatore, il prossimo direttore sportivo, temono la partenza dei big. Napoli però ha dimostrato di saper ovviare a cessioni che sembravano porre uno stop al processo di crescita della squadra. L’abilità di De Laurentiis è stata quella di tenere sempre il Napoli in alto pur con scelte che sembravano particolarmente gravose per il progetto tecnico. Guarderei con serenità e anche con curiosità i cambiamenti”.
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