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interviste
ROME, ITALY - JANUARY 28: Leander Dendoncker of SSC Napoli is challenged by Alessio Romagnoli and Nicolo Rovella of SS Lazio during the Serie A TIM match between SS Lazio and SSC Napoli - Serie A TIM at Stadio Olimpico on January 28, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
A Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Vincenzo Sollitto, dirigente sportivo ed ex Team Manager della primavera dell’Anderlecht quando c’era Dendoncker.
“Dendoncker acquisto giusto per il Napoli? Lo conosco dal 2012, è un ragazzo a tutto tondo sia a centrocampo che in difesa. Ha avuto un’evoluzione graduale, ma importante. Nasce come centrocampista centrale, ma è molto duttile a centrocampo. Lui andando successivamente in prima squadra ha avuto modo di giocare sia difensore centrale che terzino destro. Stiamo parlando di un calciatore che può ricoprire molti ruoli in campo. Il Napoli l’ha preso perché aveva bisogno di un corazziere. Rispetto a tanti compagni di squadra di quel periodo, lui ha giocato con tanti calciatori che sono passati in Italia, solo che è uscito più tardi rispetto agli altri perché aveva bisogno di una maturazione personale. L’Anderlecht cerca di trattenere più possibile i calciatori per farli maturare. Parlai con il direttore di Dendoncker, mi disse che aveva bisogno di un paio d’anni di maturazione per spiccare il volo. Quelle parole furono giuste.
Lui come alternativa ad Anguissa? Può essere un sostituto di Anguissa, bisogna vedere di fianco a sè chi ha come compagni di reparto, ma ha esperienza per ricoprire quel ruolo. È un ragazzo eccezionale a livello personale e con carattere sul campo. Quest’anno ha avuto un basso minutaggio rispetto agli altri anni in cui ha fatto bene e con tante presenze. L’allenatore ha preferito altri calciatori, ma fa parte del gioco e ciò non significa che non meriti di far parte di club importanti come il Napoli. Dendoncker sa benissimo che deve conquistarsi sia la maglia che l’eventuale rinnovo a giugno. Ha dietro anche uno staff importante e viene gestito dal fratello con cui sono in contatto. Persone che hanno anche valori umani. Se non avesse avuto carattere, magari Mazzarri non lo avrebbe inserito in campo appena arrivato in Italia. Ngonge? Il Napoli ha fatto bene a prenderlo più che altro in prospettiva futura. Come parco attaccanti, il Napoli ha molta competitività, ma Ngonge è un buon prospetto per il prossimo anno già portato in casa per farlo ambientare nella realtà di Napoli”.
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