Perché crede che il Napoli abbia pareggiato a Cagliari?
“Non dobbiamo mai analizzare le gare pensando solo al risultato. Come ha giocato il Napoli, ieri? Male. Gli azzurri hanno segnato con il primo tiro in porta. Ne deriva che il Napoli passa in vantaggio anche con un po’ di fortuna. Con tutta la simpatia per i rossoblù, il Cagliari non è la squadra più forte del campionato. La cosa che mi preoccupa di più è vedere i calciatori camminare in campo, non recuperare in difesa. Non è un problema atletico, ma mentale. Un problema di testa che, lo ripeto, può essere risolto soltanto ritrovando un leader. Se, però, ogni volta si mette in discussione un allenatore, o anche un direttore sportivo, come si può pensare che la squadra mantenga alta la tensione e la concentrazione? Con l’esonero di Mazzarri, non c’è nemmeno stata la scossa di cui la squadra ha goduto mesi fa. Non è un alibi per i giocatori, ma bisognerebbe pensare anche alla gestione dei rinnovi, come nel caso di Kvaratskhelia e Zielinski. Il Napoli non si sente più squadra, non lotta per un obiettivo comune”.
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