C’è qualcuno indiziato a lasciare il club, oltre ad Osimhen?
“Credo dipenda dal mercato, come si evince dalle tante telefonate del direttore Manna. Hermoso è un giocatore che può interessare, ma dipende dalle partenze. Tutti sanno che al Napoli serve sfoltire la rosa, ma hanno delle richieste che non puoi sempre assecondare. Vanno anche rispettate le volontà dei calciatori. Per quanto riguarda Osimhen, la sua assenza non è un indizio di mercato, Gli allenamenti di Conte sono molto dispendiosi e c’è stata la necessità di un recupero. La sua permanenza, inoltre, tiene in sospensione il mercato, soprattutto considerando l’importo di quella che dovrebbe essere la cessione”.
Un ritiro che vede anche la novità Lele Oriali.
“Lele Oriali è un altro di coloro i quali rappresentano la volontà del club di ripartire in maniera diversa. È sicuramente il forte senso identitario a fare la differenza, oltre alla figura in sé. Ognuno sente la propria appartenenza per il Napoli, sa cosa fare e come farlo”.
La vicenda Di Lorenzo avrebbe potuto concludersi meglio se Di Lorenzo non avesse conservato a priori il diritto di indossare la fascia?
“Forse, questo avrebbe dato ancora più valore al gesto di Di Lorenzo. La chiusura perfetta sarebbe stata quella di concedere al club e ai giocatori la possibilità di cedergli la fascia. In realtà, la lettera è stata molto bella ma era l’unico modo di riabbracciare città, tifosi e squadra”.
Conte punterà su Mazzocchi?
“Lo spero, è un giocatore che mi piace tantissimo. A dire il vero, tutti i calciatori sono molto impegnati negli allenamenti. Tutte le risposte di Mazzocchi, ieri, sono state eccellenti. Soprattutto quando è stato chiesto quali sono le squadre favorite, il calciatore azzurro ha teso a sottolineare come il Napoli non debba temere nessuno”.
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