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interviste

De Magistris: “Il rigore di Politano ci poteva stare. Ecco cosa serve per lo stadio”

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Le parole dell'ex sindaco azzurro
Sara Ghezzi

Nel corso della trasmissione "Terzo Tempo - Calcio Napoli"  in onda su Televomero è intervenuto Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli. A seguire le sue parole.

De Magistris: "Il rigore di Politano ci poteva stare. Ecco cosa serve per lo stadio"

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"Per me il rigore di Politano ci può stare. Sono quegli episodi non nettissimi, ma che ci possono stare. Manca quella certezza nel diritto sportivo che ci dovrebbe essere in questi episodi, come le espulsioni. Si deve lavorare qui. Se esiste lo strumento tecnico che aiuta l'arbitro, che è un essere umano, un po' bisogna lavorare. La questione VAR ricorda molto le questioni giuridiche: non può mai 'comandare' uno strumento. L'interpretazione dell'arbitro e dell'essere umano è sempre la parola finale. La tecnica serve per evitare l'errore, quindi essere più oggettivi possibili, ma ci sarà sempre un'interpretazione.


Se il Napoli non gioca particolarmente bene e ha pure un sufficientemente 'mazzo' come si è visto in Napoli-Parma, siamo primi... Secondo me è molto incoraggiante. Vuol dire che, quando entrerà a regime, si vedrà anche un gioco migliore. Io penso che l'unica partita impegnativa, anche abbastanza brutta, sia stata quella con la Juventus dove hanno giocato entrambe male.

Stadio? Tre titoli rapidi. Il primo 2032, Europei, quindi cerchiamo di portare a casa quello che può essere certo, il completamento della ristrutturazione dello stadio. Manca ancora un lavoro sul terzo anello, sulla copertura. Una buona sinergia tra Comune, il Napoli e il Governo può portare anche risorse pubbliche. Che non possono arrivare per l'altro titolo, ovvero lo stadio nuovo. Sento di un'opzione di uno stadio nuovo nella zona orientale della città, io sono favorevole, ma c'è bisogno di capitali privati. E poi c'è il centro sportivo, mi fa piacere che si stia prendendo in considerazione l'idea che ho lanciato tempo fa di Bagnoli, dove lo stadio non è fattibile. E' prevista un'ampia area sportiva. Ovviamente ci vuole un buon lavoro e mi auguro ci sia accordo tra il Comune e il presidente e la società. Io sento che lo stadio debba essere del popolo, quindi si può arrivare a un punto simile alla vendita, arrivando anche a 90 anni. Ma lo devi vincolare a delle cose: quale dev'essere? Dell'élite o del popolo? Per me è un tema e per me dovrebbe avere uno stadio dove può andare il proletario e il borghese. E questo in una convenzione si può prevedere".