“Il Napoli ha incontrato, a proposito di squadre provinciali, domenica, una squadra forte. Una squadra che ha qualità e che ha retto per un tempo. Però quando è andata sotto, grazie al calcio di rigore di Kvara, è una squadra che poi si è spenta. Il Lecce è una squadra in difficoltà, non soltanto perché ha preso 6 gol dalla Fiorentina: è in difficoltà dall’inizio della stagione. Si vede chiaramente che è una squadra debole. Però è una squadra che farà scattare dentro di sé la molla dell’orgoglio. Questo è chiaro. E’ chiaro che a Napoli non pensi di fare punti. Però c’è maniera e maniera di giocarsela la partita.
Io prevedo che Gotti vorrà dare anche una dimostrazione a sé stesso delle sue capacità. Quindi, secondo me, non sarà una partita facilissima. Ma il Napoli ha una qualità tale, e lo abbiamo visto nella partita con il Como, di poter instradare la partita in un certo modo, al primo pallone toccato dopo 23 o 24 secondi di gioco. La qualità fa la differenza, nei momenti, un pò più delicati della partita.”
Ha parlato De Magistris e in maniera un pò pungente ha parlato della eventuale vendita dello stadio, affermando che lo stadio sarebbe o delle elités o del popolo: come siamo messi con la situazione stadio? Cosa accadrà nei prossimi mesi?
“Allora il populismo mettiamolo da parte, se mi consentite. Io credo che il ragionamento sia molto semplice: lo stadio, al momento, non è un bene in vendita. Non lo dico io, ma lo ha detto l’assessore al bilancio, Baretta, in un’intervista fatta a “Il Mattino” un paio di settimane fa. Manfredi, secondo me, non ha aperto, alla vendita dello Stadio. Manfredi ha fatto un altro tipo di discorso.
La priorità è di fare dei lavori, allo stadio, e di presentare un progetto. Il progetto deve essere sia tecnico che finanziario. Non possono essere, naturalmente, disgiunti. Per poter candidarsi come sede agli Europei del 2032. Questo ha detto De Magistris. Solo dopo si potrà pensare ad una concessione a lungo termine. Non solo per lo stadio, ma anche per la superficie esterna. O, si potrà pensare, in estrema analisi, alla vendita. Perché, poi, per lo stadio è il Consiglio Comunale ad avere l’ultima parola. Ad essere sovrano. Se vorrà dare parere favorevole per la vendita, allora si potrà anche ragionare. Il punto è che De Laurentiis, dovrebbe far capire, una volta per tutte, sullo stadio che intenzioni ha.
Sembrava, all’inizio del 2024, che volesse andar via e pensare uno stadio a Bagnoli. Ma lo stadio a Bagnoli non si può fare. Si può fare il Centro Sportivo. Ma per il Centro Sportivo bisogna parlare non con il Comune, ma con Invitalia che è proprietaria dei terreni. Poi, però, De Laurentiis e i suoi collaboratori sono andati a visionare altri terreni: Afragola, Lago Patria e altre zone. Cioè la situazione è ancora tutta da chiarire. A me sembra che la priorità, per una società come il Napoli, sia quella del Centro Sportivo. Perché lo stadio ha avuto un restyling 5 anni fa. Un pò prima delle Universiadi. Mentre il Centro Sportivo è una necessità. Perché il Napoli da Castel Volturno, alla fine di questa stagione, dovrà andare via. E il Centro Sportivo non si costruisce in un mese. ù
Per costruire un centro sportivo, devi trovare i terreni, avviare i lavori. C’è tanto da fare. Non si può immaginare una squadra come il Napoli, del livello del Napoli, che va a girare per la provincia come accaduto all’inizio dell’avventura di De Laurentiis. Quando, lo ricorderete, il Napoli di Reja, faceva un allenamento a Gricignano, un altro allenamento a Marano, un altro allenamento a Palma Campania. Questo, ovviamente, non sarebbe possibile. Non sarebbe logico per una società di livello del Napoli.”
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