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interviste

Nargiso: “De Laurentiis deve fare un passo indietro. Sbagliate diverse scelte”

Sara Ghezzi
L'ex tennista ha parlato della squadra azzurra e del suo presidente

Nel corso della trasmissione Marte Sport Live in onda su Radio Marte è intervenuto Diego Nargiso. L'ex tennista ha parlato del Napoli e della gestione di De Laurentiis. A seguire le sue parole.

Nargiso: "De Laurentiis deve fare un passo indietro. Sbagliate diverse scelte"

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Sugli allenatori azzurri:  "Dopo lo scudetto abbiamo tutti sperato che finalmente una società organizzata aveva iniziato un ciclo vincente. E invece  questo ciclo è subito finito, con i problemi che sono sorti con gli attriti tra Spalletti e De Laurentiis, poi con il ds Giuntoli e poi aumentati con varie scelte e con l’arrivo di tre allenatori che hanno commesso errori. Secondo me, però, se fosse rimasto Garcia non saremmo a questo punto, perché poi sono state fatte scelte sbagliate. Col francese avremmo avuto più punti degli attuali. Dopo sono venuti Mazzarri che, al netto di quello che ha fatto nel passato e di cui gli siamo riconoscenti, era finito nel dimenticatoio ed è ormai un ex,  e Calzona, che è una persona perbene ma che fa troppe cose insieme. Il Napoli non è il Brescia o il Parma, non può avere un allenatore a mezzo servizio".

Sulle problematiche del Napoli: "La problematica principale del Napoli nasce dalla testa. Il pesce puzza dalla testa purtroppo, ma non ce l’ho in assoluto con De Laurentiis, a cui tutti dobbiamo un ringraziamento, innanzitutto per aver ripreso una squadra dal fallimento ed averla portata ai vertici europei con i conti a posto. Dobbiamo ringraziarlo per questo senza dubbi. Ma forse ha bisogno ora di fare un passo indietro su alcuni aspetti societari: tocca a lui l’ultima parola ma deve lasciare ai grandi manager l’organizzazione legata alla squadra. Quest’anno ci sono stati troppi squilibri, attraverso le partenze e soprattutto i malcontenti, che hanno impattato sui rapporti tra squadra e allenatori e specie sul rendimento in campo. Il Napoli di quest’anno non ha mai avuto equilibrio, tecnico, tattico, mentale e fisico. Ora serve ricominciare per ripartire insieme alla grande". 

Su Sinner: "Per quanto riguarda Sinner, ormai non ci stupisce più, per la sua semplicità e la naturalezza, per come fa le cose, è impressionante l’equilibrio con cui si supera ogni volta, ottenendo grandi risultati. Ma poi incredibilmente lui è il primo. Parlando con i suoi allenatori dei quali sono amico, a evidenziare le cose da migliorare appena finisce un torneo. E’ una mentalità che gli è stata inculcata già da quando era ragazzo da Riccardo Piatti: la crescita di un campione così non prescinde da un’educazione sportiva e professionistica di un certo tipo. La sua forza è accettare l’errore e la sconfitta e ripartire e fa esattamente lo stesso dopo ogni vittoria. Jannick ora parte all’assalto alla vetta della classifica mondiale e credo che salterà uno dei tre tornei sulla terra rossa, tra Montecarlo, Madrid e Roma, per presentarsi al meglio al Roland Garros".



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