interviste

Lo Monaco critica De Laurentiis: “Presuntuoso è chi agisce pensando di sapere”

Alex Iozzi

Il dirigente sportivo attacca, per l'ennesima volta, il patron azzurro a microfoni aperti

Pietro Lo Monaco, ex direttore sportivo, è intervenuto ai microfoni di TVPlay per commentare il presente incerto della società Napoli.

Napoli, le parole di Lo Monaco a TVPlay

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Di seguito quanto dichiarato:

“Ho conosciuto Micheli e Mantovani che lavoravano per una persona alla mia dipendenza per l’Africa, quando questa persona li ha lasciati andare sono andati ad Udine. Loro due lavorano a braccetto, lo fanno bene, ma stravolgere tutto significa andare oltre.

Presuntuoso è chi agisce pensando di sapere e non sa. Lui (De Laurentiis, ndr) non sa. Quando lo sento parlare di moduli, lo sento dire tutto e il contrario di tutto. Non si può sentire che è stato lontano ed ora è tornato. Sembra che senza di lui la barca non vada avanti. Non si può dire che si farà un casting di 40-50 allenatori. Alla fine è arrivato uno che non ha nulla a che vedere con Spalletti e con Sarri. Il Napoli doveva solo provare a mantenere viva la fame dei calciatori. I calciatori, culturalmente, non perdono mai. C’è sempre un colpevole per lui. Hanno bisogno di alibi. De Laurentiis ha destabilizzato l’ambiente e questo è un alibi per i calciatori.

Non ho stroncato De Laurentiis, ho provato solo ad analizzare la situazione del Napoli. L’anno scorso ha stravinto il campionato con un calcio di grande livello. Vince lo Scudetto dopo 30 anni, ha una autostrada per continuare a vincere ed invece va via il tecnico, il direttore sportivo, il preparatore, il miglior difensore… C’è qualcosa che non va. Se si analizza la storia, si capisce che è un uomo solo al comando. Il Napoli è nelle mani del presidente, gestisce tutto totalmente lui. Tanto di cappello per la gestione economica e finanziaria, ma il calcio è un’altra cosa. Se si pensa di poter fare a meno di tecnico, direttore sportivo. Si è scoperto che comanda lo scouting, che da sempre è diretto dal direttore sportivo.


Giuntoli, come tutti i direttori sportivi, aveva un ruolo centrale nel Napoli. A volte l’allenatore lo accarezza ed il ds gli dà una batosta o viceversa. Certe figure mancano. Al Napoli l’anno scorso c’è stato. Adesso mancano troppe figure nel Napoli, Garcia è stato esposto al ciclone ed i giocatori adesso hanno degli alibi. Bisogna mettere la chiesa al centro del villaggio, ripristinando alcune cose. Un presidente di un certo spessore come lui doveva cercare dei profili di alto livello per continuare a vincere. L’alternativa era vendere Osimhen e far andar via tutti, fare cassa e mettere un punto per ripartire”.


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