Il calcio ormai è un'impresa. Molti tifosi commettono ancora l’ingenuità di sognare con il calcio, pensando che sia ancora quello che abbiamo masticato da ragazzi, ma non è più così. C’è poco da fare, bisogna seguire le regole del mercato. De Laurentiis lo fa bene ed è uno dei pochi imprenditori puri nel mondo del calcio, ottenendo grandi risultati e mettendo a confronto con altre società internazionali.
Match contro il Cagliari? È stato sempre difficile in Sardegna, specialmente dopo quello spareggio per rimanere in Serie A contro il Piacenza. C’è rivalità tra le parti e in queste partite si gioca a livelli agonistici elevati, ma sono sempre match bellissimi.
Giocatore napoletano più sottovalutato in città? Antonio Juliano veniva contestato. Si diceva che non sapeva tirare e non sapeva tenere la palla, ma è stato un giocatore eccezionale, soprattutto per il fatto che in quelle stagioni c’erano dei super-campioni come Mazzola e Rivera. Infatti ha dovuto faticare per trovare un posto in nazionale.
4-2-3-1? Anche io ci penso, ma ritengo che Conte andrà avanti con le sue idee e vorrà rendersi conto degli equilibri della squadra con Lukaku in campo, per poi trarre delle conclusioni».
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