La UEFA si è inventata la Nations League: una competizione di cui non c’era bisogno e della quale non frega niente a nessuno. Se a Napoli non avessimo voluto ammirare Gilmour e McTominay, non saremmo mai andati a vedere Scozia-Polonia sul sito della UEFA tv. Ieri per vedere questi due signori calciatori, siamo dovuti andare sul sito della UEFA, perché nessun broadcaster ha cacciato 1 euro per comprarsi la Nations League.
È la certificazione di un flop. Ma nonostante ciò i campionati si fermano, i calciatori partono e rischiano di infortunarsi. La Roma potrebbe perdere Dovbyk per la prossima di campionato, ad esempio.
Lo studio del Corriere dello Sport è impressionante: a pari età, Ronaldinho a 24 anni aveva giocato poco più di 160 partite, mentre Vinicius ne ha giocate 360. Più del doppio. In un’annata ad oggi un calciatore può arrivare a 80 partite. La salute dei calciatori non conta più? E i bilanci delle società? I campionati non vanno toccati, bisogna armonizzare tutto.
In tutto questo c’è un signore entrato nel calcio da 20 anni e lo chiamano pazzo e visionario. Da anni sta indicando la strada maestra e nessuno lo ascolta. Aurelio De Laurentiis si trova ad essere considerato un folle. Ma io penso sempre che la follia al potere genera meno mostri di quanti siano coloro che mirano solo agli interessi economici".
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