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De Giuseppe: “Mazzarri nervoso contro il Monza. Duttilità di Mazzocchi indubbia”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione su 1 Station Radio, è intervenuto il giornalista Dazn.
Tony Sarnataro
Tony Sarnataro Giornalista 

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Alessio De Giuseppe, giornalista Dazn. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Le parole di De Giuseppe

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“Mazzarri sicuramente nervoso contro il Monza. Raccontavo il gesto dell’orologio fatto non verso l’arbitro ma verso i propri ragazzi. Sapeva che fosse una partita difficile da sbloccare, c’era nervosismo e la palla sembrava non voler entrare. Già dalle prime palle gol era un Mazzarri nervoso. Mazzocchi? La sua duttilità è indubbia e per questo è stato fatto uno sforzo. È il giocatore che serviva per dare un cambio a Di Lorenzo, ma può giocare anche a sinistra e consentire alla squadra di optare per uno schieramento a tre. Un calciatore del genere, per una squadra che compete su più fronti, è utilissimo. Un acquisto azzeccato che, a livello di motivazioni, può dare qualcosa in più agli azzurri. L’impressione, infatti, era che avesse bisogno di qualcosa di più della Salernitana”.


Verso il Torino

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“Formazione? Bella domanda, sarei molto curioso di capire lo stato mentale di Simeone. Lo vedevo fremere in panchina contro il Monza e chissà che domenica non possa essere la partita in cui ritrovare una vera titolarità. Inoltre, tornerà Politano e credo che la fascia destra sarà sua, anche se Zerbin non ha fatto malissimo contro la squadra di Palladino. Vedremo anche Cajuste, il quale potrà mettere in mostra le proprie qualità con maggiore continuità. Addio Garcia? Potremmo allargare il discorso con l’addio di Spalletti. I problemi c’erano anche con Garcia, che aveva parlato di riempire di più l’area e della necessità di concretizzare maggiormente. È anche la domanda che avevo fatto a Mazzarri, il quale non l’aveva presa benissimo. Ci si chiede, infatti, cosa sia accaduto agli attaccanti azzurri. Lo scorso anno, Il Napoli era una squadra prolifica, a differenza di questa stagione. È difficile capire il perché. Probabilmente, la poca fiducia porta a non essere cattivi sotto porta”.

Sul mercato

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Monza? L’ultima volta che avevo visto il Napoli da vicino era stato contro l’Empoli, nella gara dopo la quale venne esonerato Garcia. Contro i toscani era un Napoli scarico, demotivato. La differenza è stata netta. Contro i lombardi c’era maggiore serenità, quasi la convinzione di poter vincere la partita. Con il trascorrere dei minuti è subentrato il nervosismo di non riuscire a sbloccare il match, ma non ho visto la stessa pesantezza della sfida contro l’Empoli. Mazzarri dice che a gennaio non possono essere fatte rivoluzioni? È vero per un discorso di tempistiche e gestione della programmazione. Tuttavia, è anche vero che la lotta per il titolo è compromessa e si può ancora ragionare su quelle che sono le opportunità. È normale che, a gennaio, è sempre difficile riuscire a far incastrare le varie situazioni. Servirà pazienza in questo periodo e bisognerà capire come coltivare le potenzialità degli uomini chiave anche in vista della prossima stagione. Samardzic può dare la svolta? Può essere. Può portare la spensieratezza tecnica che Kvara seppe garantire lo scorso anno, nonché l’imprevedibilità a centrocampo”.

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