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De Giovanni: “Vedo un Conte triste, con il Verona mi hanno preoccupato alcune scelte”

Alex Iozzi
Aleggia pessimismo attorno alla situazione che sta vivendo lo spogliatoio azzurro nella testa del noto scrittore

Maurizio De Giovanni, noto scrittore italiano - nonché grande tifoso azzurro -, è intervenuto sulle frequenze di Radio Punto Zero, durante la trasmissione "Napoli Magazine Live", analizzando, in maniera piuttosto critica, il periodo negativo - sia in ottica di campo che di mercato - che sta attraversando, in quest'inizio di stagione, il nuovo Napoli di Antonio Conte.

"Contro il Bologna mi aspetto una cosa", le parole di De Giovanni a Radio Punto Zero

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Di seguito quanto dichiarato:

Questa vergogna di avere il calciomercato aperto, falsando 3 giornate di campionato, dà problemi a tutte le squadre, specie il Napoli che, per comprare, deve vendere con una strategia societaria ben precisa. La società deve cedere in primis Osimhen, ma anche calciatori come Folorunsho, Mario Rui, Ngonge, Juan Jesus ed altri. C’è anche un problema di liste: se il Napoli non vende, dunque, non può acquistare, anche perché sarebbe costretto a mettere calciatori fuori rosa e svalutarli totalmente. La situazione di Osimhen è un problema enorme. Non è questione di minusvalenza, ma è un calciatore che, un anno fa, avresti potuto vendere a circa 150 milioni, mentre adesso sei costretto a venderlo sottocosto. Victor vuole andar via in maniera conclamata e calciatori così non fanno bene allo spogliatoio, oltre a ricordare che non è l’attaccante giusto per le caratteristiche richieste da Conte.

De Siervo ha detto che la Spagna si è opposta ad anticipare la fine del mercato? Questa situazione dovrebbe essere risolta a livello internazionale! È assurdo che il mercato saudita sia aperto addirittura fino ad ottobre e possa, dunque, depredare le squadre europee a sessione già chiusa, senza avere la possibilità di rimpiazzare gli esuberi.

La partita contro il Verona? Ho visto un Conte dimesso, triste, anche pessimista. Credo che il mister sia un investimento eccezionale per gli azzurri e sono ottimista sugli investimenti richiesti da Conte, ad esempio Spinazzola, che è un calciatore che sfugge alle normali sessioni d’acquisto del Napoli, sia per età, che per cartella clinica, ma Conte ci crede ed è giusto. Mi hanno preoccupato anche alcune scelte: non posso vedere Mazzocchi e Juan Jesus nell’11 titolare di apertura della stagione; mi chiedo perché non abbia giocato Rafa Marin, il quale avrebbe potuto dare anche la possibilità a Di Lorenzo di giocare stabilmente dalla fascia. Non capisco perché utilizzare due slot a cavallo dell’intervallo per sostituire Kvara e Spinazzola, invece di sostituirli a fine primo tempo. Non capisco anche perché Ngonge non abbia così tanto spazio e soprattutto perché alcuni calciatori, destinati alla cessione, siano stati convocati, mentre altri no... così come altre varie cose.


Nel Napoli mancano ancora molti ruoli titolari, un difensore mancino ad esempio, ma anche qualche centrocampista, anche se Gilmour e Amrabat non so se abbiano le caratteristiche giuste, anche perché servirebbe un calciatore “alla Zielinski”. Sono contento, però, che Gaetano sia stato reintegrato in rosa. Manca pochissimo tempo per sistemare delle carenze ancora presenti in rosa.

Con il Bologna mi aspetto la presenza di Buongiorno con Olivera braccetto di sinistra, Rrahmani a destra e Di Lorenzo in fascia. Mi auguro anche di vedere Neres, che può tornare molto utile alla rosa azzurra. Così come vorrei vedere una maggiore brillantezza in campo”.