interviste

De Giovanni: “Inconcepibile che i giornalisti non diano valore a questo Napoli”

De Giovanni napoli
Le parole del noto scrittore a Radio Napoli Centrale

Giovanni Pietropaolo

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto lo scrittore Maurizio De Giovanni sul modus operandi dei giornalisti italiani nei confronti del Napoli e del percorso effettuato fino ad oggi.

De Giovanni: "Continuare a tollerare la retrocessione della comunicazione sul Napoli è grave"

napoli champions league
—  

Di seguito le dichiarazioni del noto scrittore Maurizio De Giovanni a Radio Napoli Centrale:

"Un Napoli straordinario, sfonda un record ogni settimana, si qualifica con due giornate d’anticipo e a Liverpool va a giocare una partita che lo potrebbe vedere primo in classifica, ha guadagnato molti soldi e c’è totale silenzio. Abbiamo visto trasmissioni televisive in cui si parla del Napoli dopo la prima ora anticipando le grandi malate del calcio italiano. Allo stesso modo i giornali sportivi nazionali che escludono dalla vetrina o marginalizzano in maniera gravissima le notizie che riguardano il Napoli".

Sul modo di lavorare dei giornalisti

—  

"Mi devono spiegare con chiarezze che codice etico viene sottoscritto. Ho diritto a lamentarmi, come i tifosi del Napoli, senza sentirsi dire da pessimi giornalisti lezioni di etica da parte loro, non sono disposto ad accettarle. Su 116 scudetti assegnati, sotto la città di Roma ce ne sono stati 23 volendo ipotizzare Cagliari come città meridionale. Mi hanno scritto che ci marcio e faccio pubblicità sulla questione, non capisco in che senso. Certe cose non me le tengo a prescindere, non credo sia giusto stare zitti. I fondi pubblici dell’editoria sono un introito maggiore anche rispetto alle vendite, soldi che vengono fuori dalle nostre tasche. Me ne potrei anche fregare, ma l’entità di un progetto, di una squadra, passa anche per la comunicazione da cui arrivano sponsor, marketing, interessi pubblicitari, l’entità economica di un successo. Se continuiamo a tollerare la retrocessione della comunicazione sul Napoli è grave, non diventeremo una squadra autorevole".