Su La Penna
—"Lo scandaloso arbitraggio del signor La Penna a Cagliari ha contribuito ad esacerbare gli animi dei tifosi, è stato inadeguato anche dal punto di vista tecnico. Alla fine del primo tempo l’unico ammonito era Lobotka. Non si capisce perché un fallo da ammonizione non venga sanzionato seppur dopo solo 30 secondi di gioco".
Sulla formazione
—"Il Napoli di Conte non sarà un Napoli scintillante, lui non è un coreografo, è un tecnico vincente che punta sulla concretezza. Un Napoli che soffre e vince lo vedremo molto spesso e mi va benissimo così: se voglio vedere il balletto vado a teatro, la squadra di Sarri è stata la più bella di tutte, come bellissimo è stato il Napoli di Spalletti, tuttavia non è detto che l’essere belli e vincenti sia un dogma. Formazione? Per vedere il 4-3-3 dovrebbe succedere un’emergenza, poi perché mai Conte avrebbe intenzione di cambiare dopo tre vittorie di fila? Peraltro il Napoli è in crescita, sono convinto che la rosa sia fatta per il 4-3-3, anche per la carenza di difensori centrali ed esterni, l’abbondanza di centrocampisti ed attaccanti porterebbe a questo tipo di sistema di gioco. Inoltre, in fase difensiva i soli Lobotka ed Anguissa fanno un po’ di fatica: non mi aspetto, comunque, grosse novità".
Sull'obiettivo stagionale
—"Ho sinceramente difficoltà ad immaginare il Napoli fuori dalle prime cinque. L’Inter è forse ancora la favorita, perchè non ha cambiato niente ed anzi ha aggiunto giocatori di livello. Molto dipende dalla gara di domani: se il Napoli esce bene dallo Stadium contro una Juve galvanizzata dalla vittoria in Champions, allora non può più nascondersi”.
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