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interviste

De Canio: “Conosco molto bene Conte, so su cosa sta lavorando. Su Kvara…”

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Le dichiarazioni del noto opinionista
Bruno Stampa

Gigi De Canio, ex allenatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live.

De Canio: “Ho scelto Conte come mio vice a Siena e aveva già la mentalità vincente. Non mi preoccupo del gioco”

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Il Napoli non convince sul piano del gioco? Secondo me non è importante in questa fase tale aspetto, la squadra è prima ed è solida e ha una sua chiara identità. Io metterei in luce il lavoro che sta facendo Antonio Conte. E’ un allenatore di grande mentalità. Per lui c’è l’ossessione della vittoria. Dobbiamo noi decidere cosa vogliamo fare, se a Napoli c’è l’ambizione di vincere e troviamo uno che ragiona in questo modo non possiamo criticarlo. Al di là di come sta giocando il Napoli o della prova nel primo tempo contro l’Empoli, Conte sta lavorando a fondo sulla mentalità. Capendo le situazioni il tecnico deve mantenere tutti sulla corda, e quindi giustamente sottolinea anche gli errori. Nella ripresa non a caso il Napoli è rientrato in campo, come contro il Como, e fa la squadra che deve vincere. Sinceramente penso che dobbiamo accettare l’idea di aver trovato un uomo che può insegnare alla società, all’ambiente e ai calciatori come si crea la mentalità vincente. Ripeto, penso sia la cosa più importante di tutte. Non a caso lo scelsi come mio vice a Siena. La scelta fu totalmente mia perchè mi faceva piacere avere con me un uomo che aveva avuto quel tipo di percorso, già da calciatore in 13 anni di Juve aveva acquisito una mentalità vincente e sapeva trasmetterla. Come si gestisce Kvaratskhelia? Credo che Conte lo faccia giocare perché lo vede sereno, questo perché penso che tra allenatore e calciatore ci sia un rapporto tale che se il ragazzo è turbato per questioni personali, fisiche o tecniche lo direbbe al tecnico che ne trarrebbe le conseguenze migliori. Poi altro è il rendimento del georgiano, che forse non brilla come nel primo anno perché tutte le squadre lo hanno studiato a fondo e provano a fermarlo con vari accorgimenti”.