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interviste

D’Amore: “Al gol di Raspadori mi hanno cacciato dal ristorante. Su Di Lorenzo…”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
ll noto attore e regista napoletano, è intervenuto ai microfoni di TVPlay a presentare il film e commentare Napoli-Juve.

Marco D’Amore, attore e regista napoletano, è intervenuto ai microfoni di TVPlay commentando Napoli-Juve.

“Sono malato del Napoli. Ieri sera siamo andati ad Ancona e Jesi per fare il saluto in sala e poi siamo corsi in un ristorante ma ci hanno cacciato, perché quando ha segnato Raspadori ci siamo scatenati. Mi vergogno di me stesso, una signora si è girata e ha detto di mandarci via perché non ne potevano più, ma avevo già un precedente. All’epoca del primo film fatto con Servillo “Una vita tranquilla” ero in Germania ed era il giorno del famoso 3-2 a Torino con la doppietta di Hamsik e il ristoratore mi ha tirato i piatti dietro. Ho fatto saltare il tavolo e mi sono buttato a terra dopo il gol di Datolo.

Forse ci sarebbe da scrivere un film su mister Calzona se le cose andassero come speriamo, perché confrontarsi con una piazza così importante, arrivare da terzo allenatore come forse solo gli outsider sanno fare mangiandosi le possibilità con fame, desiderio e ossessione è un favola interessante da raccontare e speriamo di poterlo fare tra undici partite dicendo ‘alla fine quello meno titolato e considerato ci ha portato dove sogniamo’.

L’anno scorso dopo la partita con l’Udinese ho esultato piangendo: idealmente vincere lo scudetto ha significato rivivere la festa con mio nonno e mio padre quando avevo nove anni. I caroselli in strada, quella gioia che da troppo tempo non sentivo e il Napoli riesce a far vivere legando anche certi ricordi.

So che gli MVP sono stati tanti in questa squadra, ma scelgo il capitano Di Lorenzo perché è un esempio importante anche come messaggio ai più giovani. Un ragazzo che viene dalla provincia che non godeva di grandi rispetto ma col lavoro, determinazione e sacrificio, che a volte sono più del talento, ha dato una dimostrazione incredibile non solo d’appartenenza alla squadra ma di crescita impressionante. Ho sofferto molto quando l’ho visto triste aldilà che non riusciva a esprimersi più a grandi livelli, per me è una persona eccezionale”.



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