Dalla Nigeria – Insistono sul caso Osimhen: “È razzismo. Il Napoli non lo apprezza”

Le dichiarazioni sui propri social di Victor Osimhen sembravano aver rasserenato tutti, fatta eccezione per i suoi connazionali. A Sportitalia è intervenuto in esclusiva il giornalista di uno dei principali portali nigeriani - Channels Tv - Austin Okon-Akpan. L'uomo ritorna a gamba tesa sul caso che ha coinvolto l'ex Lille e la società azzurra.

Dalla Nigeria -  Il richiamo ad Osimhen: "Deve lasciare immediatamente il club"

Di seguito le dichiarazioni l'opinionista nigeriano a Sportitalia: "Dubito che questa tempesta sia finita. Il rapporto tra il Napoli e Victor Osimhen ha subito danni “psicologici” non da poco e non sarà più lo stesso. Prima del post di Roberto Calenda, avevo descritto il trattamento del Napoli riservato a Osimhen come "poco professionale e ingrato”: non puoi fare una cosa del genere al tuo attaccante più efficace, al giocatore che, grazie alla sue prestazioni, è stato determinante a farti vincere il campionato dopo più di trent'anni. L'attaccante nigeriano ha collezionato 30 presenze e segnato 26 gol, come si può mancare di rispetto in quel modo ad un calciatore del genere? È vergognoso come il Napoli si sia messo da solo in una situazione come questa".

Sui video incriminati

"Qui in Nigeria è stato visto e interpretato come una pessimo caso di razzismo: le persone si erano incazzate e sono ancora incazzate per il fatto che la squadra social del Napoli fosse scesa così in basso. È stato qualcosa di disgustoso. Descrivi il tuo migliore giocatore come una "noce di cocco"? In Nigeria sono infuriati anche per il fatto che Napoli si è rifiutato di scusarsi per questo comportamento poco professionale. La maggioranza della gente crede che il Napoli non apprezzi Victor e vuole che lui lasci immediatamente il club".

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.