Le ultime in vista della sfida col Napoli
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Luca Di Leonardo, giornalista di Tuttocagliari nonché direttore di Tuttofantacalcio. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Il movimento fantacalcistico italiano è realmente un movimento che fa girare soldi? Vedo leghe spuntare ovunque…
“Assolutamente sì. C’è una grossa domanda. Parliamo di quattro/cinque milioni che fanno il fantacalcio. E aumentano sempre di più: se ne parla ovunque, in radio, in tv, è diventato un vero movimento sociale. È anche un pretesto per chi, fra i più adulti, può vedere gli amici. È un modo per seguire partite non entusiasmanti. Naturalmente la base è quella di essere un minimo preparati: oggi, fa moda giocare al fantacalcio”.
A proposito di fantacalcio: la percezione, in Italia, del cambio Lukaku-Osimhen è positiva o negativa per il Napoli?
“Sarebbe stato meglio tenere Osimhen: al di là di tutte le situazioni, la fame che ha il nigeriano ha nel segnare, non è quella di Lukaku, visto che l’anno scorso ha fatto alti e bassi. Nella classica asta del fantacalcio, Osimhen e Lautaro sono stati gli attaccanti più desiderati e per i quali sono stati spesi tanti fantacrediti. Però, il Napoli è caduto in piedi. I top attaccanti sono diminuiti ma ci sono dei giocatori come Vlahovic, Zapata, Lookman e Retegui, che, ‘fantacalcisticamente’, possono dare un contributo”.
E’ vero che esiste un Lukaku con Conte, ed un Lukaku senza Conte?
“Certamente: il migliore Lukaku s’è visto con Conte all’Inter. L’anno scorso ha fatto tredici gol alla Roma. Da lui ci si aspetta che faccia venti gol. Che trascini i gol. In ottica fantacalcio, però, c’è Kvara, c’è Neres da cui ci si aspetta abbastanza, poi McTominay, anche Buongiorno: quest’anno, è una squadra che può lottare per i primi tre posti”.