00:05 min

interviste

Cucci: “Riva era unico, un campione e un atleta. E prendeva certe botte…”

Giovanni Montuori

Il ricordo del noto giornalista

“Gigi Riva? Ho avuto il privilegio di vivere insieme a lui tanti bei momenti. Chiesto dall’Inter e dal Bologna, Arrico lo tenne al Cagliari, convinto - ha detto il direttore Italo Cucci intervenendo nel corso di Marte Sport Live, in onda su Radio Marte-  che qualcuno glielo avrebbe prima o poi portato via. Ma Gigi ha deciso di restare lì, perché lì ha trovato la terra capace di sanare tutti i problemi che aveva avuto in gioventù. Una terra tranquilla, in cui veniva lasciato sereno: era felice di giocare a Cagliari, non aveva mai perso la gioia ed il divertimento del calcio. È unico, semplicemente, come ha titolato oggi il Corriere dello Sport: unico perché diverso da tutti gli altri. Gigi Riva non aveva la fantasia danzante di Maradona o Pelè, ma aveva un’interpretazione fisica perfetta, che fece innamorare anche Brera. Con Morini, vecchio stopper della Juventus, ricordavamo tempo fa che quando Morini aveva a che fare con Riva, prendeva le botte perché in elevazione vinceva spesso Gigi, straripante fisicamente. Gigi aveva una caratteristica importante in Nazionale: mentre ognuno si portava il suo segno identitario che rimandava al club di appartenenza, Cagliari non dava motivo di faziosità, quindi Gigi è cresciuto con la maglia azzurra sopra le altre, slegato da qualsiasi faziosità. E per questo era il perfetto simbolo della Nazionale, amato da tutti indistintamente”.



Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.