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Cotugno: “Inchieste ultras? I delinquenti vanno puniti, ma non va commesso un errore”

Alex Iozzi
L'opinione del giornalista in merito ai recenti fatti di cronaca sportiva

Ada Cotugno, giornalista presso Fanpage.it, è intervenuta sulle frequenze di Radio Napoli Centrale esprimendo, mediante le seguenti dichiarazioni, la propria opinione riguardo le spiacevoli vicende che stanno costernando il sistema calcistico italiano nel recente periodo: "È sempre bello parlare con persone che sanno e vedono tutto da vicino. James Montague ha fatto un viaggio lunghissimo in tutto il mondo, un viaggio anche pericoloso: lui nel libro parla di qualche situazione surreale. Sono cose che per noi addetti ai lavori, ma anche semplici tifosi, sono un po’ oscure. Eppure, gli ultras li vediamo sempre allo stadio, in TV, praticamente ovunque, ma non sappiamo niente dei loro codici. È una sotto cultura la loro. Sono onorata di aver potuto parlare con lui, mi ha tanto aperto gli occhi. Bisogna sempre fare differenza tra delinquenza e tifo: certi fatti sono delinquenza pura e vanno puniti, ma non possiamo ammazzare completamente un movimento come quello ultras che ha radici profonde.

Il lavoro che è stato fatto in Germania -y con la regola del 50+1 - vieta alle squadre di dare le proprietà in mano a fondi stranieri per tutelare le proprietà e lasciare tutto radicato sul territorio ed è evidente nelle loro tradizioni. Chi sono gli ultras? Per James, gli ultras sono per lo più giovani che lavorano per la squadra, per sostenerla, pensando a come distinguersi, persone come tutte le altre che hanno sentito il bisogno di far parte di questa sub cultura, di fare aggregazione. James ha dato una visione molto europea delle cose, nelle curve europee sono un po’ più giovani e seguono questo processo. L’Italia è un mondo a parte, anchhe se lui ci ha spiegato che il mondo ultras nasce un po’ col calcio italiano".