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Lecce, Corvino: “Col Napoli sfida impossibile. Azzurri in crisi? Ma quando mai!”

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Il DS della squadra salentina presenta a il Mattino il match di questo pomeriggio al Via del Mare
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Il DS del Lecce, Pantaleo Corvino, autore di un vero e proprio capolavoro con la squadra salentina, ha rilasciato una lunga intervista a il Mattino, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

Caso Osimhen, il calcio deve fare i conti con i social? «Non da adesso. Già da qualche tempo. Bisogna dare delle regole a tutti, ma certo non si può pensare di cancellare profili e tecnologia e mettere i giocatori in una bolla. Anche perché le cose positive sono superiori a quelle negative. Però una cosa è vera: una volta la cosa più complicata era fare le squadre, adesso è la gestione quotidiana dei suoi uomini».


Lecce-Napoli che gara è? «Davide contro Golia. Così come quando martedì abbiamo giocato con la Juventus. La differenza tra noi e gli azzurri è notevole, perché il Napoli ha qualità da tutte le parti. Ma noi con i bianconeri abbiamo tenuto a lungo botta. E oggi dobbiamo ripetere la stessa partita (...) Se il Lecce batte il Napoli è più o meno la stessa cosa (di Davide che batté Golia, ndr). Anche perché abbiamo delle assenze importanti. E poi io alla crisi del Napoli non ho mai creduto: pareggiare a Bologna e con il Genoa non significa stare in difficoltà. Sono due campi difficilissimi».

Come quello del Lecce? «Beh si. Dobbiamo salvarci. E il livello delle squadre medio-piccole di questo campionato è cresciuto molto. Arrivare allo scontro con il Napoli con gli stessi punti era impensabile questa estate ma sappiamo che non saranno sempre rose e fiori e che verrà il tempo in cui il sole non ci sarà. Per noi è un test complicato, anche perché le squadre come la nostra fanno fatica a giocare ogni tre giorni».

Cambio complicato tra Garcia e Spalletti? «Bisogna fare sempre i conti con la messa a punto di una nuova squadra a inizio stagione. Chi arriva deve sistemare delle cose e deve capirne altre. Garcia lo conosciamo tutti, perché a Roma ha lavorato molto bene».

D'Aversa non ci ha messo molto tempo per la messa a punto «Ha trovato anche lui delle difficoltà all'inizio. Però, certo, nessuno di noi pensava di fare 11 punti in sei partite».

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