A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Zavaglia, agente Fifa, esprimendo il suo parere sul futuro del Napoli e Conte. Di seguito, un estratto dell’intervista.


interviste
Zavaglia: “Conte mette pressione alla società, troppi errori irripetibili a gennaio!”
"Conte sta mettendo pressione alla società, ci sono stati troppi errori per il Napoli a gennaio"
—"Rotto il patto tra De Laurentiis e Conte? Bisognerebbe capire come stanno effettivamente le cose. Non so se questi accordi siano stati realmente presi tra il presidente e Antonio Conte, perché nelle difficoltà possono emergere situazioni poco chiare. Non posso esprimere un giudizio definitivo, ma mi sembra che il Napoli stia facendo risultati superiori alle aspettative. L'anno scorso la squadra è arrivata decima in classifica, mentre ora sta ottenendo performance migliori lottando per lo scudetto. Il lavoro di Antonio Conte è stato importante. Bisogna però capire se realmente il rapporto con la società si è incrinato o meno. Non penso, comunque, che ci siano grosse difficoltà. Nel calcio tutti gli equilibri possono cambiare, tutto è in continua evoluzione. Forse, in questo momento, Conte sta mettendo pressione alla società per ottenere rinforzi sul mercato. A gennaio, per esempio, è accaduto qualcosa di particolare: Kvaratskhelia, uno dei talenti più promettenti del calcio moderno, è stato ceduto senza essere sostituito. È naturale che gli sia stato tolto un giocatore fondamentale, probabilmente il più importante del Napoli. Il presidente ha cercato di accontentare Conte in estate, ma forse si è presentata un’offerta irrinunciabile, o magari la società aveva necessità di far cassa. Sono dinamiche interne. Il fatto, però, è che la squadra ha perso un elemento chiave. Probabilmente possiamo dire con cognizione di causa che lasciarlo partire sia stato un errore. Bisogna considerare tutti gli aspetti. Oggi le squadre devono sempre guardare ai bilanci. Se si vuole mantenere una certa stabilità economica, bisogna fare delle scelte. È ovvio che senza determinati giocatori i risultati possano risentirne. Ma nel calcio conta anche la gestione del gruppo e l'organizzazione del lavoro. Quest'anno il Napoli ha dovuto soffrire un po’, perché mancavano cambi adeguati e Conte ha dovuto adattare il modulo alla rosa a disposizione.”
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Conte, si sa, non è un allenatore che si accontenta facilmente…
"Non mi sembra, però, che abbia fatto richieste particolari a gennaio. Non ha creato polemiche per la cessione del giocatore più importante, si è semplicemente rimboccato le maniche e ha cercato soluzioni alternative. Conte è un tecnico che pretende il massimo, ma se non riesce a ottenere risultati con i mezzi che ha a disposizione, significa che davvero non c’è altra strada. La sua permanenza dipende dal rapporto con il presidente e dagli accordi tra loro. Conte è un allenatore molto pragmatico, organizza tutto nei minimi dettagli e non baserà la sua decisione esclusivamente sulla vittoria dello scudetto, bensì sul progetto che la società gli sottoporrà.”
Su Lukaku...
"Ho una mia visione in merito alle prime punte. Un attaccante con le caratteristiche fisiche di Lukaku ha bisogno di continuità per entrare in forma. Se si alterna con un altro centravanti dello stesso tipo, può faticare a trovare ritmo. Per questo ritengo più utile avere attaccanti con caratteristiche diverse, come Raspadori o Simeone, che possono giocare sia da prima che da seconda punta. Naturalmente ogni allenatore ha le sue idee, ma io eviterei di avere due prime punte troppo simili. Meret invece, lui sta facendo bene, è uno dei portieri più affidabili del campionato italiano. La solidità nel ruolo è fondamentale. Certamente ci sono questioni economiche da sistemare per soddisfare sia la società che il giocatore. Ma a livello tecnico, è un portiere che merita la conferma.”
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