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interviste
NAPLES, ITALY - JUNE 26: Aurelio De Laurentiis, SSC Napoli President on the stage at SSC Napoli new manager unveiling on June 26, 2024 in Naples, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)
Nel corso della trasmissione Marte Sport Live a Radio Marte è intervenuto Antonio Giordano, giornalista della Gazzetta dello Sport. Di seguito le parole rilasciate:
"Il momento più significativo dei venti anni dell’era De Laurentiis è certamente lo scudetto, al netto dell’ultima stagione disastrosa e di altri piccoli errori commessi qua e là. Il Napoli dell’era De Laurentiis è senza dubbio ormai una realtà di livello mondiale, gestito sempre in modo virtuoso, tant’è che si è potuto permettere mercato da 150 milioni di euro perché ha avuto una gestione oculata e anche con visioni futuristiche. Lo scudetto è insuperabile, rappresenta la sintesi di un’idea lunga, la capacità di costruire. Quello che è successo l’anno scorso è l’esatto contrario, ma in venti anni di De Laurentiis tante cose belle sono accadute. Il Napoli di Conte può giocare con il centrocampo a tre? Può essere, può esserci la svolta con cinque centrocampisti, senza sacrificare un esterno d’attacco, ovvero portando, ad esempio, Politano sulla linea dei centrocampisti, Ma siamo solo alle ipotesi, vedremo in campo. A me piacerebbe una linea mediana a tre, ma per fortuna decide Conte. Questo è il Napoli di Conte, innanzitutto, molto più del Napoli di Lukaku e di Kvara. Questo perchè il tecnico ha una personalità troppo spiccata, portandosi anche un vissuto enorme. Gli altri stanno dietro. Gli allenatori di grande personalità liberano dalle pressioni e dalle responsabilità i grandi calciatori, e questo è un bene".
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