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interviste
Chiariello: “Conte? Ho apprezzato l’atteggiamento riguardo i cori. Vi svelo perchè”
Umberto Chiariello, giornalista, ha parlato ai microfoni di Radio CRC, intervenendo con il suo consueto editoriale. Ecco le sue parole.
"Puntualizzo quello che è accaduto ieri sera nella presentazione della squadra a Dimaro. I tifosi hanno intonato i soliti cori e, quando Antonio Conte era sul palco, è partito il più classico di tutti: <<chi non salta juventino è>>. Era ovviamente anche una captatio benevolentiae nei confronti del tecnico per vedere se avesse veramente spezzato questo legame affettivo con la Juventus e fosse diventato napoletano a pieno titolo. Un po’ una provocazione, un po’ perché il tifoso napoletano ce l’ha nel sangue di cantare <<Chi non salta juventino è>>. Io direi che è arrivata l’ora di finirla. Noi non dobbiamo più fare questo coro, da solo non va più bene: bisognerebbe farlo con tutte le squadre. Come coro in sé, lo trovo particolarmente divertente, non è offensivo, è una riaffermazione di identità, ma non comprendo la fissazione unica con la Juventus. Qualche intellettuale napoletano si è un po’ risentito dell’arrivo di Conte a Napoli, dicendo che abbiamo acquistato la mentalità juventina, che a Conte interessa solo vincere. A Napoli questo tipo di ragionamento attecchisce parecchio. Ieri metterlo alla prova è stato davvero probatio diabolica, ma Conte se n’è uscito in una maniera straordinaria. Ha detto che gli allenatori devono dare un esempio di sportività. Se io fossi stato un tifoso della Juventus, mi sarei davvero arrabbiato se Conte avesse fatto una cosa del genere. Non sarebbe stata una cosa onesta e sincera".
"Vi ricordate quando Sarri fece la prima conferenza stampa come tecnico della Juventus e si arrampicò su qualsiasi specchio per rinnegare tutto quello che aveva detto negli anni a Napoli? Ci ha fatto una figuraccia pessima. Conte, invece, ha salvato la sua immagine ieri. Il napoletano deve esserne orgoglioso, perché deve sapere che Conte è una persona seria che ha una storia e che non la rinnega. Così come un domani non rinnegherà la sua storia napoletana. Alla fine se n’è uscito con una frase fantastica: <<Una cosa vi voglio dire, sappiate che il tifoso numero 1 del Napoli adesso sono io>>. Ed ha ragione. Conte ieri ha mostrato una personalità enorme, ha dimostrato di essere una persona integra, non ha fatto il ruffiano, non ha sporcato le sue immagini e non ha rinnegato la sua storia, ma ha anche affermato che si è totalmente immedesimato nella città per la quale lavora e per il club per il quale lavora. Ieri sera Se c’era ancora qualcuno che dubitasse minimamente della bontà dell’arrivo di Antonio Conte alla guida del Napoli, ogni dubbio a mio giudizio viene spazzato perché ha dimostrato ieri di essere hombre vertical".
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