- SSC Napoli 2024/25
- Rosa Napoli Hall of Fame
- Champions League
- Coppa Italia
- Europa League
- Calciomercato Napoli
- Ultimissime Calcio Napoli
- Rassegna
- Video/Foto
interviste
CAORLE, ITALY - OCTOBER 07: Luigi Garzya head coach of of Italy U20 looks on during the match between the Italy U20 v Poland U20 the 4 Nations Tournament at Stadio Giovanni Chiggiato on October 7, 2015 in Caorle, Italy. (Photo by Dino Panato/Getty Images)
Intervenuto ai microfoni di Delietta Gol, in onda su PrimaTivvù, l'ex giocatore del Lecce e grande amico di Antonio Conte, Luigi Garzya, ha parlato del prossimo match tra il Napoli e i salentini. Di seguito, dunque , quanto dichiarato.
"Ho giocato nel Lecce insieme ad Antonio Conte, con lui e Moriero abbiamo fatto le giovanili insieme e il nostro sogno era vestire la maglia della nostra città e giocare in prima squadra. Dopo i successi col club salentino le nostre squadre si sono divise: Antonio è andato alla Juve, io alla Roma, ma siamo sempre rimasti in contatto e siamo grandi amici tuttora. Napoli? Si tratta di una piazza importantissima e Conte ha accettato la sfida perché ha visto una società solida e una programmazione seria. Antonio mette da subito le basi per il suo progetto e si comporta seriamente, ma pretende il rispetto dei ruoli. In questo momento gestisce un organico importante e sono sicuro che darà il massimo. Rapporto con De Laurentiis? Si sapeva che sarebbe stata una bella sfida anche fuori dal campo sotto l’aspetto caratteriale e la sua stima per il presidente ha giocato un ruolo fondamentale nell’accettare l’incarico. So che ha subito chiarito i ruoli in modo da non scontrarsi per il futuro e ha messo delle fondamenta solide. Antonio è una persona molto schietta, forse anche Aurelio avrà apprezzato questo aspetto. È chiaro che Antonio ha chiesto delle garanzie tecniche e anche il suo punzecchiare la piazza prima della fine del calciomercato ha aiutato poi ad avere una squadra completa. Ho molta fiducia nel suo percorso in azzurro. Esperienza con Conte? A Lecce eravamo un gruppo spettacolare, avevamo persone d’esperienza e giovani forti e capaci. Si era creata un’atmosfera bellissima, si scherzava dall’inizio alla fine degli allenamenti ma quando eravamo in campo ci facevamo sentire. L’armonia è la prima cosa per ottenere risultati. Carannante? Era un birbantello, ma era forte anche in campo. Averlo in squadra con la sua esperienza è stato importante per noi più giovani".
© RIPRODUZIONE RISERVATA