Come è possibile che un allenatore possa fare tutta questa differenza?
"Quando un allenatore ha il suo pedigree e la sua credibilità, tutto diventa un po' più semplice nel cercare di portare i giocatori dalla tua parte, nel farsi seguire… Si è facilitati. L'ha sempre detto, pretende tantissimo da loro perché pretende tantissimo da se stesso, loro lo percepiscono. Fanno la differenza queste cose, non dimentichiamo che la maggior parte degli uomini che ha a disposizione ha vinto lo Scudetto due anni fa, sanno gestire le pressioni e Conte è un valore aggiunto".
Anche De Laurentiis ci ha messo del suo con un mercato decisamente importante.
"L'anno scorso nelle difficoltà generali i giocatori non sono riusciti a dare quello che potevano, ma il valore di quelli acquistati in estate è molto superiore sicuramente. De Laurentiis ha dimostrato di essere un presidente lungimirante che nei momenti difficoltà tira fuori il coniglio dal cilindro: ha aumentato il valore della rosa e ora il Napoli può giocarsi tutte le sue chance. L'obiettivo minimo è tornare in Champions, ma sotto, sotto vogliono competere per lo Scudetto".
Il Napoli può durare?
"Credo di sì, conosco quanto Conte sia un martello, non fa mai calare l'attenzione ai suoi giocatori. Hanno un vantaggio, quello di non fare le coppe, preparano al meglio le gare in settimana, sappiamo quanto possa essere fondamentale soprattutto con l'andare dei mesi. Si fa tanta fatica fisica e mentale, sarà fondamentale stare nelle prime, non staccarsi molto e poi nel rush finale spingere sul fatto di non avere troppi impegni".
Lukaku se lo aspettava così
"Sta andando meglio di quello che pensavo. Sta dimostrando una grande intelligenza calcistica, non è più un ragazzino, sa gestirsi, non è al top e fa un grande lavoro per la squadra, sa cosa gli chiede Conte e gli piace molto. Ha fatto gol importanti, continuerà a farli, ma lavora anche molto per la squadra, fa da boa, ha mandato in gol tanti compagni, il suo è un lavoro prezioso. Al top sarà più continuo".
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