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Conte a Mediaset avverte: “Sfida contro la Juventus? Per me sarà solo un’avversaria”

Raffaele Troiano
Ecco le parole del tecnico partenopeo

Antonio Conte, allenatore del Napoli, dopo la conferenza stampa di presentazione è intervenuto ai microfono di Mediaset, dove si è espresso su alcuni temi importanti in casa azzurra. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato dalla nostra redazione!

Conte a Mediaset: "C'è affetto per la Juventus, ma sarà solo un'avversaria"

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Di seguito le dichiarazioni di Antonio Conte ai microfoni di SportMediaset: "È una sfida difficile ma affascinante che arriva al momento giusto della mia carriera. Perché essendo una sfida difficile devi essere anche molto preparato ad affrontarla. Io ho grande entusiasmo, ho grande voglia, grande determinazione. Me ne hanno sempre parlato in maniera importante, sia miei ex calciatori che miei ex allenatori, definendo l'esperienza di Napoli unica. Quindi da parte mia c'è voglia di iniziare questo progetto insieme al club dove dovremmo cercare di ricostruire per riportare il club quanto prima a competere".

Sul rapporto con De Laurentiis: "Siamo due caratteri decisi? Partiamo dal presupposto che c'è un interesse comune. Di solito quando c'è un interesse comune tra persone forti, le persone forti si alleano sempre. Di solito quando l'interesse non è comune si creano poi delle problematiche. Il presidente lo conosco da diversi anni. C'era sempre stata questa promessa di lavorare insieme. Quel giorno è arrivato, c'è comunione di intenti. La strada è tracciata, sappiamo che è difficile. Al tempo stesso siamo due persone testarde che vogliono il bene del Napoli e faranno di tutto affinché il Napoli possa tornare a dare gioia e felicità ai propri tifosi. Qui stiamo parlando di passione allo stato puro: la passione a Napoli c'era, c'è e ci sarà sempre. Siamo nella città dove sono malati di calcio in senso positivo".

Su Kvaratskhelia: "Partiamo da una base e da una domanda sbagliata. Il problema non è che il giocatore non deve dire resta. Il padre e l'agente devono fare il padre e l'agente. Poi c'è una squadra, una società, un allenatore e poi c'è un contratto. Poi che ci siano delle situazioni da migliorare e risolvere in maniera molto intelligente, proveremo ad essere tutti intelligenti. Se il calciatore è del Napoli rimarrà al Napoli".


Sullo scudetto: "In conferenza stampa ho detto che quest'anno bisogna star zitti e pedalare. Poche parole e tanti fatti. C'è un dato inconfutabile: ci sono 40 punti di distacco dall'Inter, 20 dal Milan e 15 dalle altre in zona Champions. Cerchiamo di ragionare passo dopo passo, di parlare poco e di fare tanti fatti. Noi dobbiamo fare pochi proclami e tanti fatti".

Sulle avversarie: "Partita della vita contro la Juventus? Ma io sentirò anche la partita col Lecce, che c'entra? Sono cresciuto nel Lecce. È inevitabile che io provi dell'affetto per tutte le squadre in cui ho giocato, in cui sono stato allenatore. Detto questo, per me saranno solo avversari".