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Altamura critica Conte: “Sta alimentando un clima di tensione. Nessun attacco a lui”

Altamura critica Conte: “Sta alimentando un clima di tensione. Nessun attacco a lui” - immagine 1
Il noto giornalista ha criticato i modi del mister azzurro durante la conferenza pre-partita
Roberto Bizzarro

A "1 Football Club", programma radiofonico  in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marcello Altamura, giornalista. Di seguito, un estratto dell'intervista durante la quale il giornalista ha esposto il suo parere sul modus-operandi di Antonio Conte durante le ultime conferenze pre-partita. soffermandosi soprattutto su quella di ieri.

"Conte sta alimentando un clima di tensione", le parole di Altamura

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Antonio Conte ieri ha avuto, per così dire, 'la neve nelle tasche'? Ha chiuso la conferenza stampa in appena 10 minuti.

“Più che la neve nelle tasche, direi che aveva un po' la coda di paglia. Parliamoci chiaro: Antonio Conte, da quando è arrivato a Napoli, è stato trattato dalla stampa con i guanti bianchi. Credo sia stato persino applaudito, non dico a prescindere, ma comunque con grande rispetto, anche quando il Napoli, pur vincendo, giocava male. Non si è mai alzata una critica vera. Eppure, Conte ha iniziato a creare un clima di tensione che non trova riscontro, almeno nell’ambiente dei media. Personalmente, non ho visto né letto né sentito attacchi frontali. Certo, qualche critica dopo due sconfitte di fila è inevitabile, ma il suo atteggiamento di 'lesa maestà', come se non potesse essere criticato, mi infastidisce molto. Ieri non ero a Castel Volturno, ma se ci fossi stato e avessi ricevuto una risposta seccata come quelle date ai colleghi, mi sarei alzato e me ne sarei andato. È una mancanza di rispetto verso i professionisti che seguono la squadra, devono rendere conto ai propri direttori ed editori, e soprattutto ai lettori. Far durare una conferenza stampa otto minuti manda un messaggio chiaro: 'Io ci sono o non ci sono, non cambia nulla.' Come quando in conferenza prima della Lazio disse che poteva anche risparmiarsi di farla. Questo atteggiamento alimenta tensioni inutili, create esclusivamente da lui. E, sinceramente, penso che ci sia qualcosa che lo turba. Non so cosa, ma evidentemente c'è qualcosa. Ho trovato assurdo il modo arrogante con cui ha risposto al collega Antonio Giordano. Gli aveva fatto una domanda legittima sulle due sconfitte consecutive del Napoli. Se fosse capitato a me, sarei andato via. Noi giornalisti facciamo il nostro lavoro con dedizione e professionalità, non per hobby. Conte dovrebbe ricordarselo.


Conoscendo la storia di Conte, pensa che lui renda meglio quando ha un 'nemico' davanti a sé?

"Sicuramente. Però il nemico, se è la stampa, è un nemico inventato. La stampa napoletana lo ha accolto benissimo. Sapevamo che, dopo la disastrosa stagione scorsa, solo lui poteva rilanciare la squadra. Non è un caso che, con Conte, si sia quasi cancellata la memoria della stagione passata. Ma identificare la stampa o l’ambiente come nemico è fuori luogo. Io parlo con i tifosi ogni giorno e non vedo scontento tra loro, né malumori sull’attuale campionato. Quindi, se c'è tensione o malumore, non dipendono dalla stampa. Probabilmente, come ipotesi, potrebbe essere legato al mercato. Dopo la partita contro il Torino, Conte disse che De Laurentiis doveva sapere che la rosa doveva essere lunga e di qualità, ma il tempismo del suo discorso fu strano. Perché parlare di mercato in quel momento? È evidente che qualcosa lo turba, ma non penso siano le critiche dei giornalisti.

Oggi, come cambio rispetto ai titolarissimi, ci sarà solo Neres per Kvaratskhelia?

"Sì, assolutamente."