Udinese: cosa ne pensa di Thauvin? E, come sta Deulofeu?
“Thauvin non mi meraviglia: è un campione del mondo, ed ha raccolto molto meno del suo vero potenziale. L’anno scorso, quando sono arrivato, stava ancora attraversando un periodo di ambientamento, di vacanze pagate quando è stato in Messico, un campionato non di alto livello, quindi non era più abituato ad un certo livello di lavoro richiesto qui in Europa. Smaltito questo periodo, sta venendo fuori il suo potenziale, che stava venendo fuori nell’ultima parte del campionato. Mentre Deulofeu, parliamo di un vero campione, di una squadra che può dimostrare quanto vale, peccato che si è infortunato a ridosso della fine del campionato”.
Allenamenti di Conte: i lavori di doppia seduta sono molto intensi, ma si possono mantenere anche quando si giocherà due volte a settimana?
“Se vogliamo confrontare il calcio di alto livello, delle squadre che giocano ogni tre giorni, pensiamo ai numeri di partite che potrebbero affrontare i giocatori Juventus e Inter: oltre settanta partite. C’è il rischio di non poter recuperare. Quando fai parte del calcio dei sette giorni, puoi gestire i carichi diversamente. Puoi fare la settimana tipo nei tempi, nei modi, e nei carichi, alternati. In questo momento storico, per un Napoli che vuole cambiare pelle e per l’allenatore che vuole dare determinati dettami a sua immagine e somiglianza, è l’ideale. Lukaku e Conte hanno sicuramente un feeling particolare: la fisicità di Lukaku ha permesso di non soccombere alla fisicità del suo avversario Jerry Mina, e questo ha consentito di poter giocare su di lui. Inoltre, Kvara e Politano devono, secondo me, essere più vicino a lui per poter sfruttare al meglio le qualità di Lukaku nel giocare di sponda. Ci sarà ancora tanto lavoro da fare”.
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