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interviste

Napoletano che tifa Roma: La replica di Modugno a De Laurentiis!

Giovanni Montuori
Il giornalista Sky ha così commentato il futuro della panchina azzurra e le parole del presidente De Laurentiis nella conferenza di ieri

Francesco Modugno, giornalista presso Sky Sport, è intervenuto sulle frequenze di Radio Marte commentando la conferenza stampa tenutasi nella giornata di ieri, 16 maggio, in quel di Palazzo Petrucci, oltre che esprimendo il proprio punto di vista in merito ai papabili nomi circolati per la panchina del Napoli.

"Conte e Gasperini piste parallele", le parole di Modugno a Radio Marte

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Di seguito quanto dichiarato:

Della conferenza di ieri mi è piaciuta una visione razionale. A cominciare dalla questione stadio, la necessità di costruire un centro sportivo ma anche la razionalità del presidente, che vuole un Napoli fortissimo, ed è legittimo, ma ci vorrà tempo. Presidente anche molto lucido che ha ammesso che tutti i giocatori sono cedibili, anche quelli che vorresti trattenere o quelli che nella visione sarebbero e sono un ponte verso il futuro. Poi c'è il mercato con le sue dinamiche. Insomma, bisogna ricominciare. Cosa non mi è piaciuto, i fantasmi del passato, Giuntoli, Spalletti. Io penso che la storia non si riscriva. Penso che a De Laurentiis, per questi 20 anni, vadano riconosciuti straordinari meriti aziendali e calcistici.

Gasperini è il profilo che il Napoli tende ad aspettare ancora per qualche giorno, perché con la sua Atalanta sta facendo la storia, quella del club, la sua. È una candidatura forte, autorevole, parallela a quella di Conte col quale il dialogo va avanti tra slanci e rallentamenti. Con Pioli e Italiano che sono delle opzioni che stanno lì ma che in questo momento mi sembrano un po' parallele.

Sul “pensiero” che ieri mi ha dedicato De Laurentiis ho pensato che in questi 20 anni, forse, mancavo solo io e quindi l'ho presa col sorriso. All'inizio sono rimasto spiazzato, poi mi è venuto in mente la mia prima volta al San Paolo con mio padre: 1982, Napoli-Genoa – quella famigerata del 2-2 con Castellini che mise la palla in angolo ed il gol di Faccenda – la nascita del gemellaggio. E mi è venuto un po' di sorriso amaro. Ma poi credo che alla gente interessi molto di più la serietà, il rigore, la professionalità con le quali faccio questo mestiere, spero mettendoci anche un po' di qualità”



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