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interviste

Bellinazzo: “Conte? ADL non andrà ad intaccare gli equilibri finanziari del club”

Enrico Esposito
Le dichiarazioni del noto giornalista

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Calciomania” di Massimo D’Alessandro il giornalista Marco Bellinazzo è intervenuto sull'operazione che dovrebbe portare Antonio Conte sulla panchina del Napoli a partire dalla prossima estate.

Bellinazzo sull'operazione Conte

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L’operazione Conte? Le due parti si sono venute incontro, ma è stato più il Napoli a venire incontro ad Antonio Conte. Si è trovato un compromesso che a quanto pare dovrebbe essere intorno a questa cifra di 6 milioni al netto. Al lordo parliamo di una cifra di 10 milioni circa. Poi c’è lo staff molto nutrito. Operazione in linea col tenore economico del Napoli? Il Napoli torna a spendere dopo due anni, in particolare dopo quello pre-scudetto dove ha lavorato molto di forbici riducendo il monte ingaggi e i costi successivamente agli anni della pandemia. Questo ha messo con le spalle al muro De Laurentiis che ha fatto una scelta molto coraggiosa due anni fa, andando in controtendenza rispetto a quello che di solito succede in questa industria. Dopo un’annata così difficile, bisognava fare qualcosa che consentisse al Napoli ragionevolmente di tornare in Europa l’anno prossimo, quindi l’investimento su Conte, il Napoli se lo può permettere a patto che debba pagare quei bonus, perché dipendono dal treno Champions League. De Laurentiis ha sempre tenuto in equilibrio i conti e ha conservato una riserva di liquidità, c’è in prospettiva una cessione importante come quella di Osimhen, vedremo quanta plusvalenza garantirà. Non andrà ad intaccare l’equilibrio con l’operazione Conte, sarebbe potuto succedere con le scommesse o qualora il Napoli dovesse mancare nuovamente l’accesso in Champions League. L’equilibrio del Napoli si basa sul fatto che almeno tre volte in un quinquennio debba partecipare alla Champions League. Un aspetto negativo della gestione De Laurentiis è quello riguardante le strutture. Il Napoli ha grandi munizioni derivate dall’oculatezza con cui è stato gestito negli anni scorsi, ma i fatturati delle big europee e italiane viaggiano su altri livelli”.