Il Comune potrebbe ricevere fondi pubblici per ristrutturare gli impianti sportivi e anche il Maradona, che però resterebbe di proprietà della città. Se invece il bene deve essere gestito da un privato, servono investimenti dei privati. De Laurentiis ha anche menzionato fondi PNRR, ma voglio sottolineare che nemmeno un centesimo di questi soldi è previsto per la riqualificazione degli impianti sportivi. A Firenze con quei fondi è stata ristrutturata l’area circostante, ma l’impianto dello stadio non è stato toccato.
La questione principale è capire qual è il progetto del presidente del Napoli, tutto si può fare ma al momento la base di partenza è zero. Non basta la visione dell’imprenditore, serve poi rispetto per il sindaco e le istituzioni. L’ultimo incontro con il sindaco è avvenuto diverso tempo fa quando si sono incontrati per la convenzione e a De Laurentiis fu chiesto di mandargli i progetti mai mandati finora. L’idea proposta sette/otto anni fa è molto simile a quello che oggi è la condizione del Maradona.
Da parte dell’Amministrazione c’è la piena disponibilità a sedersi a un tavolo in presenza di elementi oggettivi. Ci sono tante cose da sistemare: le palestre sottostanti la struttura, il terzo anello, i parcheggi che non riusciamo a sistemare. Il progetto può avere un impatto anche sull’intera area residenziale e sul valore immobiliare della stessa”.
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