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interviste
Andrea Consigli (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
A Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Andrea D’Amico, ex intermediario di Osimhen e agente di Consigli, portiere del Sassuolo, che ha parlato della sfida col Napoli e di altri temi.
“Non è che se uno cambia tutti i giocatori ha una squadra più competitiva. È indubbio che il Napoli l’anno scorso era una macchina da guerra sportivamente parlando. Quest’anno parte con un allenatore nuovo ed un organico abbastanza simile a quello dell’anno scorso. È una delle favorite per lo scudetto. La Juventus ed il Milan anche sono partite bene. Speriamo sia un campionato avvincente fino alla fine anche perché l’anno scorso lo ha proprio ucciso il campionato il Napoli. L’Arabia Saudita che conosco dal 2019 quando portai Giovinco lì, ha fatto un intervento per promuovere la Nazione. Nessun club può competere con quelle risorse. I grandi calciatori come Ronaldo o Neymar vanno lì a fine carriera per essere ambasciatori del calcio internazionale. Se qui ci sono delle regole per il fair play finanziario, lì vediamo delle offerte incredibili a cui è impossibile dire di no. Loro hanno fatto vedere che possono prendere chiunque perché è impossibile resistere ad un’offerta del genere. Neymar avrebbe potuto giocare in un palcoscenico sportivo diverso. Non è più importante dove una rappresentazione venga effettuata e l’Arabia Saudita ha catalizzato questa cosa. La Wild Card richiesta dall’Arabia per accedere alla Champions League sembra andare in conflitto con le regole imposte dalla Uefa ai nostri club. È cambiato il mondo, ma io lo dico da tempo che il fair play finanziario non è corretto. L’Arabia Saudita ha sbaragliato tutto il discorso. Hanno fatto lo stesso con il Golf.
Mercato chiuso prima dell’inizio del campionato? Adesso è difficile riuscire ad omogenizzare tutte le scadenze. Questa situazione non è neanche così male come sembra perché le squadre possono vedere di cosa hanno bisogno. Quello che non funziona è la Giustizia Sportiva, inizia la Serie B non sapendo se la Reggina parteciperà alla Serie B. Il Napoli che Sassuolo deve aspettarsi? Un Sassuolo sempre determinato a prescindere dalla partita persa contro l’Atalanta. Cercheranno di vendere a cara la pelle, anche se il Napoli ha dimostrato di essere una squadra con le individualità che fanno la differenza. La squadra quando è andata sotto ha avuto una reazione importante. È vero che tante volte diciamo che la squadra ed il gruppo fanno la differenza, ma quando hai a disposizione giocatori che possono cambiare la partita è un vantaggio importante.
La Coppa d’Africa? Personalmente io quest’anno ho perso un affare con la Championship inglese perché uno dei giocatori sarebbe andato a fare la Coppa d’Africa. Io sono stupito che i presidenti non abbiano fatto un fronte comune perché sono loro che ci mettono il denaro. Se io ho lo stadio e pago i giocatori non è giusto che tu tenga l’80%, le commissioni vanno al contrario. Vanno cambiati i rapporti di forza economica, altrimenti è inevitabile che prima o dopo i presidenti si sveglino. Soprattutto non è giusto che porti via i giocatori organizzando una manifestazione dove guadagni tu, il campionato lo fai quando io non gioco, questo dovrebbero dire i presidenti. È stato così anche per i Mondiali under 20. Non ha potuto partecipare gente come Terracciano perché giocava ancora con squadre di club. Gli imprenditori sono i presidenti e occorre qualcosa che rispetti la loro attività altrimenti devono avere il diritto di non mandare i calciatori”.
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