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Franco Colomba, ex di Napoli e Bologna, è intervenuto su Radio Marte in Forza Napoli Sempre condotto da Gianluca Gifuni sui temi attuali in casa azzurra e del calcio italiano. A seguire le sue principali parole.
"Spalletti ha deciso di lasciare forse perché non c'è unità di intenti, di idee con la società. E durante questi anni si è visto che due galli in un pollaio non possono esserci. Evidentemente non c'è quel feeling che si credeva ci fosse. Thiago Motta è un ragazzo intelligente che ha preso per mano il Bologna e, anche se a corrente alternata, ha dato un'identità ad una squadra che fraseggia bene. Pur mancando del centravanti titolare la squadra è riuscita a fare punti e Motta ha rivalutato e rinvigorito alcuni giocatori, vedi Orsolini. È una squadra che ha sentito il lavoro del proprio tecnico. Il fatto di essere accostato al Napoli per Motta è una grande cosa".
"Io non ho mai avuto problemi di moduli forse perché ho sempre allenato in società che non erano in grado di poter soddisfare appieno ed ho sempre usato i giocatori che la società mi ha dato. Poi se c'è l'obbligo di vincere e convincere allora l'allenatore deve poter incidere. Chiaramente se i giocatori rimangono gli stessi allora conviene proseguire con lo stesso progetto tattico. Se poi l'allenatore vuole giocare diversamente allora si cerca di adeguare la squadra ai gusti del tecnico. Bologna-Napoli sarà una bella partita e la squadra di casa giocherà per vincere e poi Bologna è un campo che sa applaudire. Ricordo un gol di Altafini rimasto nella storia, spalle alla porta. E il pubblico bolognese si alzò in piedi per applaudire. Dunque è un pubblico che sa apprezzare".
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