Da ex difensore di spessore, come può cambiare la difesa azzurra con l’assenza di Buongiorno? Per sostituirlo crede sia meglio puntare su Marin e Jesus o andare sul mercato?
"L'assenza di Buongiorno è molto pesante, a Napoli non vogliono sentir parlare di Juan Jesus e dicono sia meglio puntare su Marin. Difficile sapere chi giocherà ma sicuramente a gennaio Manna andrà in cerca di un difensore, si parla di Danilo della Juventus. Ho l'impressione che Conte alla fine opterà per Juan Jesus al fianco di Rrahmani".
Neres-Kvara insieme, è un binomio fattibile o minerebbe troppo l’equilibrio della squadra?
"Dipende dalle partite, contro le big sicuramente no mentre contro le squadre minori sicuramente si. Lo abbiamo visto contro l'Udinese ciò che è capace di fare Neres con il suo dribbling, però se poi ti trovi contro, per esempio, l'Inter che spinge su entrambe le fasce grazie a Dumfries e Di Marco è meglio tenere un Politano che aiuta tantissimo in fase difensiva".
Ha un ricordo che le rimasto impresso delle sfide contro il Napoli?
"Certo, ho un ricordo meraviglioso ai tempi del Genoa con il professore Scoglio, ci disse per tutta la settimana di non voler marcare ad uomo Maradona, arrivato sabato però cambiò idea perché su Diego ci voleva quella marcatura dura per quanto era forte. Quell'anno perdemmo 1-0 ma attenzione eh, parliamo del Napoli di Maradona e Careca".
Ha affrontato il Napoli di Maradona, cosa significava sfidare una squadra con Diego in campo e come ti preparavi?
"Quando giocavi contro Maradona sapevi già di partire con uno 0-1 per gli azzurri, se poi ci aggiungevi anche Careca era un Napoli stellare, degli anni d'oro. Però anche il Genoa, prima con Scoglio e poi di Bagnoli, è stato uno dei migliori Genoa dopo quello dei 9 scudetti".
A cura di Angelo Salzano
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