"Il Napoli è la squadra che gioca meglio di ripartenza, con squadre chiuse fa fatica; gli azzurri si esprimono meglio quando hanno tanti spazi grazie a due centometristi come Neres e Lukaku. Mi aspetto una partita molto tattica con il Genoa che deve stare attento a non scoprirsi per non favorire il gioco di Conte. Insomma, un Genoa già visto contro il Milan, coperto e compatto e con l'unica punta Pinamonti, in quanto gli altri due davanti sono Zanoli e Miretti, un difensore ed un centrocampista che poi si abbassano formando un 4-5-1".
Se dovesse individuare qualcuno in grado di fare la differenza in un match come questo, chi sarebbe?
"La differenza la fa la qualità e il talento, potrebbe essere Neres per il Napoli o occhio a Thorsby e Frendrup per il Genoa. Ho guardato attentamente Milan-Genoa, e credo che con un Genoa chiuso ed un Napoli che sa difendersi bene, solo la giocata di un singolo può fare la differenza".
Da ex difensore di spessore, come può cambiare la difesa azzurra con l’assenza di Buongiorno? Per sostituirlo crede sia meglio puntare su Marin e Jesus o andare sul mercato?
"L'assenza di Buongiorno è molto pesante, a Napoli non vogliono sentir parlare di Juan Jesus e dicono sia meglio puntare su Marin. Difficile sapere chi giocherà ma sicuramente a gennaio Manna andrà in cerca di un difensore, si parla di Danilo della Juventus. Ho l'impressione che Conte alla fine opterà per Juan Jesus al fianco di Rrahmani".
Neres-Kvara insieme, è un binomio fattibile o minerebbe troppo l’equilibrio della squadra?
"Dipende dalle partite, contro le big sicuramente no mentre contro le squadre minori sicuramente si. Lo abbiamo visto contro l'Udinese ciò che è capace di fare Neres con il suo dribbling, però se poi ti trovi contro, per esempio, l'Inter che spinge su entrambe le fasce grazie a Dumfries e Di Marco è meglio tenere un Politano che aiuta tantissimo in fase difensiva".
Ha un ricordo che le rimasto impresso delle sfide contro il Napoli?
"Certo, ho un ricordo meraviglioso ai tempi del Genoa con il professore Scoglio, ci disse per tutta la settimana di non voler marcare ad uomo Maradona, arrivato sabato però cambiò idea perché su Diego ci voleva quella marcatura dura per quanto era forte. Quell'anno perdemmo 1-0 ma attenzione eh, parliamo del Napoli di Maradona e Careca".
Ha affrontato il Napoli di Maradona, cosa significava sfidare una squadra con Diego in campo e come ti preparavi?
"Quando giocavi contro Maradona sapevi già di partire con uno 0-1 per gli azzurri, se poi ci aggiungevi anche Careca era un Napoli stellare, degli anni d'oro. Però anche il Genoa, prima con Scoglio e poi di Bagnoli, è stato uno dei migliori Genoa dopo quello dei 9 scudetti".
A cura di Angelo Salzano
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