Colantuono: “KO con la Lazio? L’anno scorso un calciatore faceva la differenza…”

È settimana di giudizi in tutt'Italia, complice anche la sosta per le nazionali; argomento chiave delle discussioni calcistiche: il Napoli di Rudi Garcia. La sconfitta interna con la Lazio ha sollevato non pochi dubbi nella mente dei tifosi partenopei, ma non in quella di Stefano Colantuono. L'ex tecnico della Salernitana, nonché responsabile del settore giovanile del club, è intervenuto ai microfoni di Vikonos Web Radio/tv, rilasciando alcune dichiarazioni in merito alla piazza partenopea e al suo nuovo allenatore.

Napoli, le parole di Colantuono a Vikonos Web Radio/tv

Di seguito quanto dichiarato:

“Non vedo niente di grave o anormale nel ko del Napoli di sabato, ci sta che ad inizio campionato si perda, peraltro la Lazio lo scorso anno è arrivata seconda, stiamo parlando di una squadra forte. A mio avviso il Napoli deve ancora trovare la quadratura del cerchio, analizzare dopo tre partite è difficile, ci sono tante dinamiche da mettere a posto.

La preparazione atletica poi è differente, lo scorso anno non è mai capitato ci fosse un Mondiale a novembre, oggi ci sta che qualcuno sia ancora appesantito, è stato fatto un lavoro più di carico. Oltretutto le prime partite riservano sorprese anche se questa non lo era, la Lazio poi era a ancora a zero punti.

Tatticamente Garcia non si discosterà molto dall’anno scorso, certo ci metterà del suo, i suoi principi e le sue idee ma in linea di massima il Napoli sarà quello. C’è da dire che la squadra ha perso uno come Kim che faceva la differenza, cambiava gli equilibri, la rosa però è valida, per fare un campionato di valore. Il Napoli è candidato allo scudetto, che si vince comunque per degli episodi, non stradominando come hanno fatto gli azzurri nella scorsa stagione. Le avversarie? Inter, Milan e Juve, che senza le coppe europee avrà il vantaggio di potersi concentrare solo sul campionato.

I sorteggi Champions? Difficile anche qui fare una previsione: quando pensi di aver pescato un girone meno problematico degli altri, accade il contrario. Magari fai bene con un top club, poi incontri una squadra di seconda fascia e fai una figuraccia: in Champions League – chiude Colantuono – devi giocare sempre al massimo”.

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