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Chiariello: “La tecnologia deve rendere il calcio più giusto. Battere l’Inter per…”

Chiariello napoli
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio il noto giornalista è intervenuto con il suo editoriale
Tony Sarnataro
Tony Sarnataro Giornalista 

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale Umberto Chiariello sui temi attuali in casa azzurra e del calcio italiano. A seguire le sue principali parole.

Le parole di Chiariello

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"Il Napoli perde a Monza, non conta niente, ma non va bene. È stato un cammino strepitoso, un campionato da ricordare, ma sarebbe amarognolo il sapore di sciupare un’impresa così grande. Non conta proprio niente, ribadisco, il cammino del Napoli è stato straordinario e mai campionato fu stracciato quanto abbia fatto il Napoli quest’anno. Dopo il Mondiale si temeva qualcosa, qualcuno – Beppe Bergomi - disse che la squadra in difficoltà era il Napoli dopo aver perso 1-0 con l’Inter e fa 11 vittorie consecutive. Aprile è arrivato, mese della Champions, mese degli infortuni, la stanchezza di alcuni, con le Nazionali che hanno rallentato tutto, per non parlare dell’arbitraggio".

Verso l'Inter

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"Nelle ultime partite, il Napoli ha fatto 3 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte, un Napoli che ha visibilmente frenato. Adesso c’è da salvare un finale di stagione con la dignità di una prima squadra e fare l’impresa storica. Battere l’Inter diventa una priorità, una squadra che si appresta ad essere la finalista di Champions, Coppa Italia. Battere l’Inter è dare una prova di grandezza in questo campionato e bisogna rimetterci la testa. Nulla è accaduto, ma sarebbe un peccato sprecare una grande impresa con finale minore. Sono stufo, completamente stufo di pensare che abbiamo una tecnologia a disposizione che si chiama VAR che non funziona, non va bene, il Napoli ha pagato dazio sia in Champions e ieri a Monza 3 rigori, di cui uno clamoroso, e il VAR non è intervenuto".

Sul VAR

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"Tutte le spiegazioni formalistiche che danno gli arbitri sono cretinate, per me. A me interessa la sostanza e la natura della tecnologia inserita nel calcio: perché abbiamo voluto la tecnologia? Per eliminare gli errori, allora va usata per bene. Rendete pubbliche le conversazioni, date la possibilità challenge, mettete un responsabile arbitri per società e cambiate questo protocollo: il formalismo uccide la sostanza e la sostanza è che questa tecnologia deve rendere il calcio più giusto. Si è solo spostata l’arbitrarietà dal campo alla sala VAR, ma non è cambiato niente. In un Era ipertecnologica non è più ammissibile".