03:18 min

interviste

Chiariello sentenzia: “Se Mazzarri non sceglie la strada della qualità, il Napoli…”

Alex Iozzi

Poca fiducia nei confronti dell'operato del tecnico di San Vincenzo

Umberto Chiariello, giornalista di fede partenopea, è intervenuto ai microfoni di Canale 21 per esprimere il proprio pensiero riguardo la vittoria in rimonta del Napoli contro l'Hellas Verona - ad oggi - terzultimo.

"Il Napoli non è squadra da 4-3-3!", le parole di Chiariello

—  

Di seguito quanto dichiarato:

"Seconda rimonta consecutiva nel segno del grande ‘uccellino’ Kurt Hamrin, dopo la Salernitana il Verona. Parliamo di squadre che lottano per evitare la retrocessione. Onorata quindi la memoria di Hamrin, ma sul gioco stendiamo un velo pietoso. Qui dobbiamo chiarirci.

Le polemiche di questi giorni, ovviamente l’intervento di De Laurentiis ha innalzato il calor bianco della polemica. Come sempre non ha usato un linguaggio da educanda, anzi come al solito ci ha messo di suo. Il 4-3-3, il 3-4-3 che poi è 5-4-1, ma a volte diventa 3-5-1-1, come a Roma tiri in porta: zero, ma sistemata la fase difensiva. Ora però torna al 4-3-3, perché dice che era una fase momentanea poiché si era perso il filo del gioco. Ma nel Napoli di quest’anno tutto si può fare tranne il 4-3-3. Per farlo bisogna applicare certi principi di gioco di spallettiana memoria, che sono scomparsi. Il Napoli non è più in grado di fare questo gioco e non ha neppure più gli uomini per farlo, perché Zielinski è praticamente scomparso. Senza di lui il centrocampo a tre è monco, perché giocare con Anguissa e Cajueste, due mezzali omologhe e muscolari, significa fare una fase attiva che non ha nessun significato.

Il primo tempo del Napoli è stato brillante per 18’. Due grandissime parate di Montipò e un rigore non dato per il solito disastroso Di Bello al Var. E’ uno tsunami, bisognerebbe abolirlo! E’ un rigore solare che perfino Marelli ha sentenziato. Quattro possibili palle gol in 18’ e poi il nulla! Fino alla fine del primo tempo nessun tiro in porta se non lo stanco tram tram con un palleggio inutile. Se devi attaccare a cosa serve questo palleggio? Chi ti dà la profondità e l’inserimento se giocano Anguissa e Cajuste? Politano? Che ormai è conosciuto come Kvara ed è murato dal terzino e dalla mezzala. Non ci sono triangoli, fraseggi veloci, ampiezza e profondità, dove andiamo? Nel secondo tempo ancora peggio, perché il Verona ha capito che poteva uscire dalla propria area di rigore e si è affacciato più volte. Fino a che, come sempre, prendiamo gol sulla prima palla inattiva.


Il primo errore lo fa subito Mazzari nel secondo tempo. Dopo aver sbagliato modulo e formazione, mette Mazzocchi al posto di Mario Rui. Cambio unico, già nello spogliatoio doveva intervenire per non perdere uno slot. Mazzocchi entra, ci mette tutta la determinazione del mondo e diventerà importantissimo. Poi deve aspettare il gol degli avversari per fare quello che sto dicendo che deve fare da una vita: fai entrare Ngonge e Lindstrom. Si proprio Lindstrom, quello che secondo i dati del presidente ha giocato più ala destra, secondo Transfermarkt più trequartista, ma che io ho sempre visto giocare nel ruolo di trequartista di destra nell’Eintracht. Certo non è un esterno come Lozano, se poi De Laurentiis si lamenta deve anche rispondere perché non gioca e perché prendere un’ala se già gioca in casa. Mazzarri ha detto che non ha ruolo definito, quindi non ha ancora capito chi è Lindstrom, un giocatore da 30mln. Kvara, che è un ragazzo intelligente gli ha suggerito di andare a giocare all’ala piazzandosi lui al centro. Il Napoli è cambiato da così a così. Ci vuole tanto a capire che questo Napol ha due mediani posizionali, quattro tutti in rosa: Lobotka, Anguissa, Cajueste e Dendoncker. Con due di questi e davanti con Ngonge, Kvara e Lindstrom c’hai gamba e tecnica. Come l’hai vinta la partita? Con la gamba, la tecnica e il cuore di Mazzoccchi, che ha imperversato sulla fascia e ha dato due bei palloni. Ma ci vuole tanto a capire che Lindstrom sa giocare a calcio? L’assist che fornisce a Ngonge è meraviglioso. E poi entra in scena il nostro fenomeno, giocando in una posizione più accentrata e avendo più possibilità di sterzare a destra e a sinistra e vedendo meglio la porta.

Giocare 4-2-3-1 per questa squadra è una necessità, perché solo gli stolti e i talebani pensano che c’è solo un modo di giocare. Il calcio è bello perché è uno sport preordinato alla vittoria, bisogna scegliere il modulo più congeniale alla rosa. Se nella rosa hai 4 trequartisti, come fai a buttarli tutti via e non sfruttarli? Il Napoli, quindi, può giocare tranquillamente col 4-2-3-1, come ha vinto con Cagliari con Raspadori che entrato da sotto punta, Salernitana e oggi. Così dice che siamo squilibrati? Dite a Mazzarri che in tutta Europa il 4-2-3-1 non è un sistema di gioco squilibrato, il 90% degli allenatori gioca con quel sistema.

Chiudiamo il discorso del presidente e quello che ha detto De Laurentiis su Zielinski. E’ bollito, si sta facendo del male da solo, come si fa a mettere fuori Zielinski che è il giocatore più tecnico che abbiamo. Fino a 15 giorni fa dicevano che Zielinski era un disastro e doveva andare fuori. Quando però il Napoli prende Traorè che può diventare il suo sostituto ideale, perché è un errore guardare al futuro e non pensare al passato? Dove sta l’errore in questa valutazione? Se hanno scelto e messo in lista Champions Traoré è perché medici e preparatori hanno dato garanzie sulle sue condizioni fisiche, altrimenti sarebbero tutti dei folli. Se Traorè ha recuperato, è giusto che il Napoli punti su di lui e non uno in uscita che sta giocando male da parecchi mesi e probabilmente non ci sta con la testa completamente. Dove sta lo scandalo? Semmai preoccupa il discorso che per motivi più politici che di costruzione della rosa, il Napoli si tolga due centrocampisti dalla lista Champions piuttosto che Lindstrom, che sarebbe l’ottavo attaccante. Ma puoi mai buttare fuori dalla rosa uno costato 30mln? L’unica critica che si può muovere è che si è creata così per il Barcellona una rosa squilibrata. Così come, oggi ho rivisto Folorunsho, ma siamo così convinti che dobbiamo mandarlo via e dobbiamo andarci a prendere Cajuste o Dendoncker? Ma non era meglio Folorunsho in casa nostra? Gaetano lo abbiamo mandato via, oggi ha giocato Cajueste in ruolo dove Gaetano giocherebbe sei volte meglio. Folorunsho, che va via ogni anno come se fosse un reietto e poi dimostra di essere un giocatore validissimo in Serie A, ce l’abbiamo in casa e andiamo a prendere altri. Se vogliamo muovere le critiche muoviamole nel modo giusto. Giusto aver scelto Cajueste non aver tenuto Folorunsho? Poniamoci questa domanda. Cajuste in questo momento è l’acquisto meno qualitativo dei tre, perché Lindstrom ha qualità, così come anche Natan, lo vedrete. Cajueste, invece, ho tanti dubbi.

Chiudo dicendo che se Traoré è veramente recuperato, è più forte di Samardzic che è un giocatorino bello che si accende ogni tanto. A Udine non sono così contenti del suo rendimento. Là c’è un giocatore che gioca tre volte meglio, ma nessuno ne parla. Samardzic non è ancora un giocatore compiuto, voleva 3 milioni e mezzo. Perez, 18mln, volevano le commissioni, però è De Laurentiis il colpevole di tutti i mali. Mi dà fastidio la critica preconcetta, quindi alle volte sono costretto a prendere la sua difesa anche se dopo averlo sentito in conferenza mi è venuto l’urto e l’orticaria come a tutti. Perché un presidente certi linguaggi non dovrebbe mai usarli. Questo è l’unico appunto che gli muovo.

Non ci illudiamo, la Champions stasera è più vicina anche se l’Atalanta gioca a pallone, ma il Napoli non gioca a pallone. Questo dobbiamo mettercelo in testa. Se Mazzarri non si metta in testa che deve scegliere la strada della qualità, che ha in maniera copiosa in rosa, questo Napoli non va da nessuna parte! Non sono una Cassandra, ma vi avviso prima”.


Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.