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Chiariello: “Se Ngonge e Cheddira giocano, perché Gaetano e Folorunsho fuori rosa?”

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A Radio CRC è intervenuto il noto giornalista con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno.

Di seguito le parole di Umberto Chiariello:

"È arrivato Neres, ma non è ancora arrivato il tweet presidenziale. È un giocatore che servirà a questo Napoli? Qui non c’è più certezza di nulla. Una volta arrivavano i calciatori, si conoscevano, si dava un giudizio e raramente si sbagliava. Ricordo quando il Napoli dopo il primo scudetto prese Careca, il centravanti che non aveva giocato il Mondiale contro l’Italia si narra per una macumba. In Brasile era considerato un grande centravanti ed aveva 27 anni quando Ferlaino lo portò a Napoli. Qui si diceva che fosse inutile come acquisto, avendo Andrea Carnevale, esploso nel girone di ritorno dello scudetto e che aveva contribuito in maniera fondamentale al titolo. Successivamente, lo stesso Carnevale mi ha raccontato che al secondo allenamento di Careca capì che non avrebbe più giocato, perché aveva davanti un fenomeno. Un tempo i calciatori si conoscevano solo tramite i giornali. Oggi, invece, vediamo e conosciamo i calciatori in ogni modo, attraverso diverse piattaforme. Così li vediamo, li giudichiamo, vanno in campo e poi succedono cose inaspettate. L’anno scorso abbiamo preso Lindstrom, che in Bundesliga aveva fatto bene, segnando anche diversi gol. Ogni volta che l’ho visto giocare, ho visto un signor giocatore: quando il Napoli lo prese, ho gridato al grande acquisto. Ma è stato un flop.


Ora il Napoli prende David Neres. Chi ha seguito la Champions di pochi anni fa, quando lui giocava con Ten Hag all’Ajax, ricorderà il suo talento. Se abbiamo nella memoria quel David Neres, dobbiamo pensare che il Napoli ha fatto un acquisto straordinario. È quel calciatore che manca al Napoli dai tempi di Lavezzi: capace di saltare l’uomo e di inventare, la cui specialità sono gli assist. Ha estro brasiliano, tecnica, capacità di fare gioco. Ma sarà capace di inserirsi e far bene? Dopo quello che è successo con Lindstrom è un punto interrogativo. Ma con Osimhen o Lukaku, Kvara e Neres, e alle spalle di questi tre Politano, Raspadori e Simeone, l’attacco del Napoli può essere da titolo. Veramente dobbiamo fasciarci la testa e sentire Conte che dice che questa squadra non è all’altezza? Io per un attacco così ci metto la firma. Mi resta il mistero Hermoso: con gli acquisti fatti non mi può star bene che dopo un’annata così disastrosa si riparta da Juan Jesus. Infine, il Napoli non può mettere fuori rosa Gaetano e Folorunsho. Se Cheddira e Ngonge sono sul mercato ed entrano e giocano, perché non ne hanno diritto paritario anche gli altri? Il tafazzismo è diventato un movimento politico, evitiamo che diventi un movimento calcistico tutto napoletano".