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interviste
Chiariello ottimista: “Nulla è perso, un ciclo può ancora aprirsi! Ecco come”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, Umberto Chiariello è intervenuto con il suo editoriale esprimendo il suo pensiero sulla situazione del Napoli.
"La partita con l’Inter e tutti i suoi strascichi vanno archiviati. Non consento che qualche giornalista dica che il VAR interviene a seconda della maglia, è gravissimo, è un discorso da tifosi. Ci sono molte cose da correggere, è vero, ma se andiamo a contestare la buona fede è meglio se cambiamo mestiere tutti. Cerchiamo di dire le cose come stanno. Il Napoli ha problemi enormi, la partita è stata orientata da decisioni arbitrali, ma da qui a dire che c’è un complotto no. Andiamo avanti, pensiamo alla partita con la Juve, prepariamoci al peggio. Torino non mi spaventa particolarmente, il Napoli è superiore, ma al momento ferito e si lecca le ferite. Prepariamoci al peggio ed alla sconfitta a Torino, ci può stare. Che facciamo? Processi su Mazzarri che l’effetto è già finito, che Mazzarri è bollito e De Laurentiis che le sbaglia tutte anche? Meret da capo espiatorio. Dopodiché a cosa ci porta? Come andrà a Torino, Napoli deve ripartire da Braga. Se si mantiene la calma, anche perdere a Torino può significare nulla visto l’obiettivo che resta di rientrare tra le prime 4. Quindi, si va a Torino per vincere, un punto è buono, ma se si perde c’è bisogno di capire che la vera strada di Mazzarri ripartirà da Braga, nella peggiore delle ipotesi, quella è una partita che non si può sbagliare. Inutile fare processi, li faremo a fine anno. De Laurentiis ha sbagliato e lo sa, ma un ciclo dura anni: il Napoli ha una base solida e con i soldi di Osimhen, si può ripartire da giocatori importanti, a patto che si doti di un allenatore nuovo, di campo, capace e che ci sia uno staff tecnico di rilievo. Non ci si può affidare a persone di secondo piano per quanto degne. Chi dà per finita questa storia, deve stare calmino, tutto è in divenire, basta evitare processi improvvisati e forcaioli in servizio permanente effettivo".
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