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Chiariello: “Mazzarri deve tirare fuori il coraggio. Modulo? La strada è una sola”

umberto chiariello
A Radio Napoli Centrale è intervenuto il noto giornalista con il suo consueto editoriale
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

A Radio Napoli Centrale è intervenuto Umberto Chiariello con il suo consueto editoriale, commentando la vittoria del Napoli contro il Verona in campionato.

L'editoriale di Chiariello

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"Un passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1, ribalta la partita e la vince. Non è la prima volta. È successo anche con Cagliari e Salernitana. Nelle ultime partite, il Napoli ha vinto quasi sempre 2-1, nel finale, cosa voglio dimostrare? Che una squadra che ha nelle sue file l’ormai partente Zielinski, un trequartista come Traoré, trequartista/ala – checché ne dica De Laurentiis – Lindstrom e Raspadori, una sottopunta/trequartista. Il Napoli, tolto Zielinski per cui ha ammortizzato il costo, se riscatta Traoré ne spende 25, per Lindstrom ne ha spesi 30, per Raspadori ne ha spesi 35. Capirete che, al di là del dualismo Politano-Ngonge, due giocatori costati 40 milioni, al di là del fatto che Simeone e Raspadori fanno le damigelle d’onore a Victor Osimhen, a sinistra c’è Kvara, nel ruolo di trequartista ha tanta ricchezza. Il centrocampo di Spalletti non c’è più: è rimasta l’unica certezza di Lobotka.


L’allenatore bravo qual è? A mio giudizio, quello capace di trovare un compromesso, perché la vita è fatta di compromessi. Ogni allenatore ha le sue idee di gioco, ma l’allenatore bravo è quello che contamina le proprie idee ed il materiale umano di cui dispone. Ieri abbiamo visto l’anticalcio, 50’ di nulla, col Verona che aveva capito che non c’era più bisogno di aspettare il Napoli, hanno buttato in campo la qualunque, fatto 3-4 contropiedi e un paio di fuorigioco ci hanno salvato la vita. Cosa succede poi? Che passi al 4-2-3-1 e hai 3 frecce nel tuo arco: Ngonge, Kvara e Lindstrom. Questa è la prova provata che la partita Mazzarri l’ha vinta ogni volta che è passato al 4-2-3-1, ma si va a Milano e vedrete che faremo la difesa a 5 e ripeteremo la partita con la Lazio sperando di andare a tirare in porta. Non esiste, ci vuole coraggio. Gli uomini per offendere e far male agli avversari, ci sono. Mazzarri studia, accendi la TV, le più grandi squadre di Europa gioca col 4-2-3-1 e sono equilibratissime, non mi puoi dire che il Napoli così è squilibrato. Mazzarri senza qualità non vai da nessuna parte, non fare Don Abbondio, vedi di tirare fuori il coraggio. A me questa storia che cambiamo sistema di gioco ogni partita in base all’avversario, lo trovo terribile, significa non avere un’identità: si gioca per fare gol, non per non prenderli. La strada è una sola: 4-2-3-1".

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