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Chiariello: “Mariani, due errori in Napoli-Juve. Di Bello fuori dai radar di Serie A”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
A Radio Napoli Centrale è intervenuto il noto giornalista con il suo consueto editoriale

A Radio Napoli Centrale è intervenuto Umberto Chiariello con il suo editoriale: "Ennesimo caso arbitrale, non ne sentivamo assolutamente il bisogno. Ennesimo caso di malafede arbitrale di cui spiegherò limiti e dettagli, onde evitare fraintendimenti. Riepiloghiamo. Di Bello, Lazio-Milan, 3 espulsioni contro la Lazio e Lotito pronto a chiedere risarcimento danni alla FIGC in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions: notizia di Calcio&Finanza. Di Bello le poteva evitare tutte e tre. Di Bello andrebbe fermato non un mese, Di Bello non dovrebbe arbitrare più da adesso a fine campionato e se lo mettessero fuori dai radar di Serie A, farebbero cosa buona e giusta. Ma non solo lui. Marchetti, Torino-Fiorentina, lascia il Torino in 10 uomini tutto il secondo tempo perché manda via Ricci – che sarà squalificato anche contro il Napoli – per un’incomprensione. Ribadisco un concetto: le espulsioni e i rigori sono cose serie perché cambiano il corso degli eventi. Comminare un rigore generosamente, quando trattasi di ‘massima punizione’, altera i risultati delle gare; espellere un giocatore altera il risultato della gara. Ricci non andava espulso, Marchetti fa una dimostrazione di supponenza nel voler difendere la sua onorabilità ed una sciocchezza diventa un’espulsione.

Arriviamo ai fatti di Napoli-Juventus e dell’Inter. Premessa: l’Inter sta stravincendo il campionato, sta giocando un calcio stellare, sta strameritando, guai a chi mette ombre sullo scudetto dell’Inter perché fa solo brutte figure. Tuttavia, l’Inter ha avuto 16 rigori su 29 partite giocate: un’enormità. Quello di ieri, poi, non ci stava. Dov’è la malafede? Mariani, che aveva cominciato la partita non vedendo il rigore su Kvara, e poverino non è stato aiutato da Irrati, nel secondo tempo su Cambiaso avrebbe dovuto espellerlo: una mente libera l’avrebbe fatto. Ayroldi fa pure peggio. Perché è stupido, ciuccio e presuntuoso. In presa diretta, l’entrata della mezz’ala del Genoa a scivolone su Barella prende la palla nettamente e poi c’è l’impatto: mai rigore. Oggi tutti dicono che non c’era, perfino la Gazzetta che, a volte, così smaccatamente pro-proprietaria. Il VAR chiama Ayroldi e, ciuccio e presuntuoso, sta lì meditabondo e per lui resta rigore contro ogni evidenza. Il presidente del Genoa si alza e se ne va schifato. Qui entra la malafede dell’arbitro, che è anche fessacchiotto, e non ha il coraggio di applicare il regolamento ammonendolo per fallo imprudente. Cosa fa? Non l’ha ammonito perché sarebbe stata doppia ammonizione, dà il rigore e se ne esce ciuccio, presuntuoso e in malafede. Dove vogliamo arrivare? Per un giallo si vincono i campionati. Stasera Le Iene hanno promesso un servizio sportivo, il 7 marzo Gravina vuole incontrare gli arbitri, voglio sapere cosa farà Rocchi di Di Bello, Marchetti, Mariani che è stato il migliore di questi.

Perché Irrati non interviene al VAR? Perché vediamo rigorini ini ini? Vogliamo snellire il regolamento e dare direttive chiare? Siamo arrivati ai rigori televisivi. Vogliamo mettere un punto fermo o questo far west serve a qualcuno o a qualcosa? O dobbiamo assistere all’intemerata di De Laurentiis che caccia DAZN dagli spogliatoi? Questo clima di tutti contro tutti, a chi serve? Il progetto giusto è che la Lega si stacca dalla FIGC e che gli arbitri vadano sotto la Lega, che siano realmente dettate le regole con la determinazione di chi il calcio lo fa. Avete paura? Non se ne può più. Uno scudetto così bello dell’Inter lo si sta sporcando con questa fesseria della ‘Marotta League’".



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