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Chiariello: “L’Atalanta ha asfaltato il Napoli! A gennaio consiglio un colpo. Su Lukaku…”

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Le parole del noto giornalista sportivo
Francesco Giovinazzo

Umberto Chiariello, noto giornalista sportivo, ha parlato ai microfoni di CalcioNapoli1926.it analizzando la recente sconfitta del Napoli contro l’Atalanta. Di seguito le sue parole.

Chiariello critica Lukaku: "Prestazioni pessime, è lontano dal suo livello"

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Guardando solo il risultato sembra che l’Atalanta abbia annichilito il Napoli, lei che partita ha visto?

“L’Atalanta ha asfaltato il Napoli senza se e senza ma. Quel che è grave non è il primo tempo, dove gli episodi hanno girato tutti a favore dell’Atalanta, dove il Napoli era partito benino e aveva reagito subito prendendo un palo clamoroso. Poi l’Atalanta ha saputo trovare il 2-0 ed è finita lì. Il secondo tempo è preoccupante perché è mancata completamente la reazione e l’Atalanta ha dominato in lungo e largo meritando anche il terzo gol. Quello è il punto più critico della giornata di domenica. Solitamente il Napoli riusciva a crescere nella ripresa, invece stavolta è mancata la reazione e il Napoli non si è mai reso pericoloso, se non su un calcio di punizione, dove Buongiorno ha costretto Carnesecchi all’unica vera parata della partita. Altrimenti su azione il Napoli non ha dato nessun fastidio all’Atalanta, che poteva andare in gol più volte. Quindi non mi è piaciuta la reazione, una squadra con convinzione pressa, vince i duelli, aumenta il ritmo e cerca di fare il gol che rimette in partita. Il Napoli invece si è consegnato all’Atalanta, è sembrato proprio come se accettasse la sconfitta e questo non mi è piaciuto. Non è da Conte e non è da questo Napoli”.


Quindi ha visto un Napoli stanco?

“No, non ho visto un Napoli stanco, ma spento mentalmente. Questa è la cosa che mi ha sorpreso negativamente perché da questo Napoli non mi aspetto che si spenga mentalmente”.

Il Napoli era spento mentalmente anche a causa del turno infrasettimanale?

“No, è andato a sbattere, ha visto che l’Atalanta era superiore, non riusciva a trovare le soluzioni e si è consegnato perché vedeva che non c’era modo di costruire niente di buono. Tutto, però, derivava dal fatto che Lukaku era totalmente bloccato da Hien e Kvara molto evanescente”.

A proposito di Lukaku, è stata solo una prestazione sottotono o è un periodo sottotono? Che cosa non sta funzionando?

“Io non lo so cosa sta andando. Sicuramente le prestazioni dell’ultimo mese sono pessime e pessime è dire poco, tranne i 10 minuti di Milano, dove per l’unica volta in questo mese ha fatto Lukaku, cioè quello che prende a sportellate gli avversari e se ne va in porta. Questo è il Lukaku che ci aspettavamo e lo abbiamo visto solo a Milano nei primi minuti. In generale in questo mese ha giocato male, con Empoli, Lecce, il Milan nella maggior parte della partita, con l’Atalanta ieri, non ha toccato palla”.

Lukaku potrà tornare ai massimi livelli?

“Non lo so, non faccio previsioni. Sono meravigliato perché dopo la seconda sosta della nazionale doveva essere il momento in cui Lukaku doveva esplodere ed invece Lukaku ha fatto un mese molto molto brutto, dopo un inizio molto promettente questo secondo mese di lavoro non ha fatto bene. Speriamo che adesso migliori perché la scommessa di Conte è tutta su di lui”.

In ottica futura, che partita si aspetta contro l’Inter?

“La stessa partita fatta contro il Milan. Il Napoli soffrirà, si abbasserà, cercherà di ripartire in contropiede e cercherà di evitare di regalare all’Inter ripartenze perché quando l’Inter riparte in velocità fa paura e dovrà soprattutto bloccare le due fonti principali del gioco interista, Calhanoglu e soprattutto Dimarco, dal quale partono tutti i palloni più pericolosi dell’Inter. Quindi credo che McTominay e Politano siano gli uomini chiave per spegnere Calhanoglu e Dimarco. Infatti, Politano sarà l’avversario naturale di Dimarco ed è quello capace di fare la fase difensiva per non farlo andar via sulla fascia, ma lo deve attaccare continuamente nell’uno contro uno perché se gli lascia la fascia lo distrugge, se lo attacca e lo costringe alla difensiva lo può mettere in difficoltà. McTominay, invece, è il primo dei centrocampisti che va in pressione alta e quindi sarà lui ad occuparsi di Calhanoglu”.

Sarà un match scudetto?

“No, assolutamente no, in nessun caso. Al Napoli darebbe una grossa mano in termini di autostima, ma non ci sono fughe. L’Inter, se vince, va al primo posto, che è quello che compete all’Inter perché è la favorita. Il Napoli se vince fa l’impresona, se pareggia fa un'ottima cosa, ma questa non è una partita scudetto. È solo una tappa importante. Anche se perde il Napoli rimane in corsa totalmente. Può anche accettare due sconfitte consecutive, non accade nulla di grave. L’importante è che dopo si rialzi”.

In caso di sconfitta, la seconda consecutiva, lei ne farà un dramma?

“Non faccio drammi, neanche un po’, se dovessimo perdere. Il lavoro di Conte è lungo, va in profondità, si vedrà nei prossimi mesi. Se il Napoli resta attaccato a Gennaio al treno delle migliori, è un Napoli che dopo si avvantaggerà perché a gennaio e febbraio le altre squadre hanno una marea di partita di Coppa ed il Napoli nessuna. Con qualche piccolo aggiustamento di mercato a gennaio il Napoli può insidiare tutti anche a livello scudetto. Quindi anche due sconfitte consecutive a me non fanno particolarmente impressione. L’importante è mantenere la calma e rialzarsi subito. Ovviamente non è detto che a Milano andiamo a perdere, questo è chiaro”.

Sarebbe un impresa però come ha detto prima, giusto?

“Vincere si, perché il Napoli è dal 2017 che non vince a San Siro in campionato. Ci ha vinto pochissime volte. È molto più difficile espugnare la San Siro nerazzurra che la San Siro rossonera. L’Inter è la più forte di tutte però come il Venezia abbia messo in grande difficoltà l’Inter, lo può fare anche il Napoli”.

Quali potrebbero essere gli innesti del Napoli a gennaio?

“Il Napoli potrebbe comprare un difensore centrale e forse se va via Simeone un attaccante simil Lukaku da prendere a gennaio. Poi magari si bloccherà Dorgu in vista del mercato estivo, lasciandolo per il momento a Lecce”.

A cura di Francesco Giovinazzo

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